bollettino n. 4

NOTIZIE DALL’ORTO   n° 4
30 OTTOBRE 2009
Il tempo
Quindici giorni fa il nostro famoso notiziario iniziava raccontando come il tempo stesse cambiando e che dovevamo abbandonare zucchine, melanzane, peperoni. Tre giorni di freddo e poi pioggia. Poi di nuovo caldo.
Bisogna dire che l’orto è molto sensibile al clima.
La qualità della verdura registra con molta precisione l’andamento climatico e come esistono vegetali che vogliono il caldo ed il sole esistono altre verdure che pretendono il freddo.
Per esempio la verza che trovate oggi nella vostra cassetta ha raggiunto un buon sviluppo vegetativo, ma non ha avuto abbastanza freddo, tale almeno da consolidare ed indurire  il suo cuore… (la verza, detta così, ci fa la figura di una pianta spietata dal cuore freddo e duro…)
Di solito il freddo fa sì che la verza sia più “dolce” di sapore. Per ora, dunque, non ci resta che aspettare che arrivi il freddo, ma intanto godiamoci questa che sarà comunque buona.
Per esempio le foglie più dure le si possono usare per condire i pizzoccheri, ossia quella pasta di grano saraceno che è tipica della Valtellina e che è un piatto invernale piuttosto “forte” (alla verza  scaltrita si uniscono patate, fontina, burro aglio…).
Il radicchio precoce. Anche questo non disdegna il freddo.
Poi cavolfiore e cappucci, le patate americane
E  di nuovo un po’ di bagigi.

La questione della frutta
Noi non abbiamo frutta. Sarebbe nostra intenzione piantare alcuni alberi specie di quelle qualità antiche che la produzione commerciale ha messo al bando. Di oltre 150  specie di meli che costituivano un patrimonio di biodiversità assolutamente vario ed interessante oramai siamo rimasti con al massimo una decina di qualità in commercio.
Per trovare frutta dobbiamo rivolgerci ad altri produttori, ma nella zona non siamo ancora riusciti a trovare chi riesca a fornirci prodotti biologici con una certa costanza.
Di questo ne abbiamo parlato a lungo tra noi. E’ evidente che dobbiamo trovare, almeno per questo inverno, una soluzione che ci consenta di mettere nella cassetta un buon prodotto anche se non locale.
Io pensavo alle arance. Trovare chi ci garantisca arance non trattate non dovrebbe essere difficile. Già abbiamo i contatti e speriamo al più presto di poter dare una continuità alla fornitura di frutta.
Ma poi un nostro caro amico ci ha segnalato la possibilità di contattare dei produttori di kiwi biologici che stanno verso Cittadella.

Bene, giustamente ci stiamo orientando verso frutta a grande contenuto di vitamina C… speriamo quindi che possiamo superare in questo modo il problema che ogni settimana ci affligge.