le disavventure di un povero piantatore di piselli

Giovedì scorso (2 marzo 2017) era una bellissima giornata.  I giorni precedenti avevamo più volte provato a preparare la terra per la semina: niente da fare, ancora troppo umida. Ma giovedì si era deciso di forzare la natura perché  il giorno successivo era prevista pioggia e non c’è nulla di meglio che seminare prima di una pioggia. Così penso io. Perché poi, devi aspettare ancora tanto tempo ed io ho fretta di mettere giù i piselli…. Giovedì facciamo una piccola forzatura, Dai che non è poi così male. Per farla breve giovedì 2 marzo 2017 piantiamo un po’ di piselli: una decina di file  lunghe 60 metri…. non è molto ma per me è già fonte di soddisfazione… è come se fosse finalmente ufficializzata la cosa, si esce dall’inverno!

E quando si seminano i piselli alla fine di febbraio, inizio di marzo, bisogna tenere il seme in superficie perché “ga da sentir l’avemaria” .

sabato e domenica cade una leggera pioggia… ottima per dare coraggio al seme. sono certo che quest’anno avremo una ottima prima buttata di piselli, tempo 60 giorni  potremo raccogliere..

Ieri vado a vedere cosa dicono i piselli.  sono passati solo cinque giorni ma dentro il mio film questi sono già spuntati. No, mi sono sbagliato.  Comincio a muovere la terra lungo i leggeri solchi per trovare i semi… dopo due metri ne trovo uno bello turgido che già comincia a germogliare… altri tre metri e no trovo un altro… anch’esso pieno di vita…. che delusione! un vero disastro… mi guardo attorno e vedo la causa del mio dolore: Se ne stanno là belli e felici una decina di fagiani con le pance piene che fuggono di malavoglia appena accenno a corrergli contro… Disgraziati mangiatori di piselli!