Ancora su cavolo riccio, fiolaro e toscano…

La domanda che ancora agita qualche nostro cliente è sempre la stessa… ma come si mangia il cavolo riccio….ma anche il fiolaro e il cavolo toscano?

Io, non essendo un cuoco, ma semplicemente uno a cui non dispiace per nulla cucinare, suggerisco questi modi molto semplici, ricordando che di questi cavoli non va mangiata, di solito, la costa che è troppo coriacea a meno che non si tratti delle foglie piccole appena spuntate sulla cima dell’infiorescenza.

allora:

  1. crudo in insalata.
    Ma a volte le foglie sono troppo dure…e allora faccio un pesto delle foglie con mandorle o pinoli, uno spicchio d’aglio ed olio extra vergine di oliva…. è un pesto delicato con cui posso condire una pasta o mangiarlo con dei crostini di pane. E’ ottimo.
  2. nelle zuppe di verdura assieme a fagioli, patate carote cipolle verze zucca ed ogni altra verdura…Ovviamente è appena il caso di citare la famosa ribollita che chiama il cavolo nero, il quale, però può essere rimpiazzato anche dal cavolo riccio o da quello fiolaro… Questa sostituzione è vietata ai toscani che devono necessariamente usare, pena la detoscanizzazione, solo il cavolo nero..
  3. al tegame1. Orbene, prendete una pentola tipo wok, metteteci due bicchieri o anche meno d’ acqua e mettetela sul fuoco. Quando comincia il bollore buttate il cavolo riccio tagliato a pezzi e lasciate cuocere per circa 15 minuti fino a quando l’acqua evapora quasi tutta. A questo punto: olio sale ed altri 5 minuti di cottura…poi io ci spremo uno spichio d’aglio e il gioco è fatto. Se poi volete strafare non ci sta niente male unire al cavolo appena buttato in pentola anche delle patate tagliate sottili. E poi per finire non ci sta nemmeno male della curcuma in polvere buttata là a dare riflessi color del tramonto a questo ottimo piatto.
  1. al tegame2. Federico invece la fà cosi: sempre con una pentola tipo wok, fa un soffritto di aglio e abbondante olio, si butta prima la costa più grossa del cavolo riccio o nero tagliata finemente (non si butta via niente), poi 10 minuti dopo le foglie, tagliate anche grossolanamente perchè poi si disfano comunque. Si fa saltare bene tutto in modo che prenda omogeneamente l’olio e poi si aggiunge un bicchiere d’acqua e si chiude il coperchio. Si lascia cucinare per una decina di minuti girando di tanto in tanto e controllando che non si attacchi, nel caso si aggiunge un pò d’acqua. A cottura ultimata si può anche frullare col pimmer se si vuole un condimento più omogeneo.. e buon appetito!