bollettino n.8

Questa settimana dobbiamo registrare che il radicchio precoce sta assumendo una piega amara. E’ la vita! Già qualcuno, la scorsa settimamana aveva lamentato una nota di amarezza. Mi dispisiace. E’ tempo, dunque, di radicchio cotto, utilizzato assieme alla cipolla per fare ottimi risotti, o pasticci, o focacce. Insomma da nobile verdura da mangiare cruda è tempo di dire che il radicchio viene retrocessa a verdura da fare cotta.

Uttimo mescolare il radicchio con la zucca. Banalmente potete prendere una mezza zucca (se grandina,  o una intera se piccola) fatela a pezzetti, scartando ovviamente buccia e semi, oppure se preferite mettete la zucca a bollire per una decina di minuti (o anche meno se parliamo di una zuccetta, piccola e simpatica). Così facendo la potete fare a pezzi senza fatica. in una pentola mettete a scaldare l’olio extra vergine e quando è bello caldo buttate una cipolla finemente tagliata, una testa di radicchio tagliata a strisce sottili e fate “scaltrire” la cosa. Poi aggiungete i pezzetti di zucca e lasciate ancora qualche minuto a fuoco basso girando ogni tanto…Va bene, poi procedete per il solito risotto…. mettete prima il riso nella pentola e mescolatelo alle verdure per qualche minuti… poi aggiungete l’acqua bollente…. io lo faccio un poco alla volta. Mia suocera aggiunge subito la quantità d’ acqua necessaria e lascia poi bollire il tutto… sono scule di pensiero diverse… Fatemi un piacere, non aggiungete dado. Il dato fa male soprattutto a chi soffre di ipertensione, ma se solo aveste avuto modo di seguirne la preparazione ne verreste fuori vaccinati…

Per addolcire la cassetta questa volta ci abbiamo messo una bieta triestina che non produciamo noi e che siamo andati a prendere dall’azienda biologica “il rosmarino” di Marcon. Ci sta lessa, ci stà anche mescolata con il radicchio. La possiamo fare anche direttamente in padella, Dopo averla lavata bene, potete metterla in padella con aglio  o con cipolla… I cultori della buona tavola  prendono la costa e la separano dal resto della foglia… fanno a pezzi la costa e la mettono a cucinare per prima… poi quando la costa è quasi cotta aggiungono in resto della foglia, sale, e lasciano cucinare ancora per poco tempo.  Noi l’aglio lo abbiamo messo all’inzio… ma c’è chi l’aglio non l’aggiunge mai alla verdura. Piuttosto, a parte, mette in un pentolino una buona quantità di oglio extra vergine di oliva e alcuni spicchi di aglio… fa imbiontire l’aglio nell’oglio ( oglio? ) e aggiunge poi, a verdura cotta,  questo botta di vita. E se noi ci aggiugessimo alla nostra verdura ancora in fase di cottura due belle tazze di fave già  cotte? provate… fate sì che le fave si dissolvano completamente…. in realtà abbiamo creato non un contorno, ma una pietanza gustosa ed equilibrata.