Vado a vuotare il bidone della plastica all’isola ecologica. Mi meraviglio sempre di quanta plastica riusciamo a consumare in due.
Cerco di acquisire un qualche dato: il web è pieno di elementi ufficiali ed ufficiosi sul consumo di plastica: che siano settanta chili o cento il peso che ogni persona al mondo consuma di plastica all’anno poco importa. E’ qualcosa di enorme. Il bello è che sulla plastica non esistono, che io sappia, nemmeno i negazionisti.
Macchè, ci fosse uno che dice che la plastica è sana e che questa storia che siamo invasi da polimeri sotto forma di vaschette di polistirolo, bottiglie di pet, pellicole di pvc, è tutto un complotto ordito dai produttori di sacchetti di carta e di vetro….manco uno. Quindi siamo tutti d’accordo!
Ma per fortuna nessuno fa niente… Ecco, anche questo non è esatto: la grande rete dei vari G7, G20, conferenza delle Nazioni Unite, protocollo di Kyoto, di Parigi, di Trebaseleghe, accordo intergalattico sull’ambiente, hanno deciso di bloccare la produzione di posate di plastica monouso. Eh ragazzi, va bene, siamo tutti d’accordo. Però dobbiamo venire incontro alle imprese che fabbricano forchette coltelli e cucchiai di pura plastica perché altrimenti mi va in crisi il settore, con forte incidenza sull’occupazione…
Quindi? È chiaro che indietro non si torna. Se abbiamo raggiunto l’accordo di farla finita con le posate di plastica monouso, questo resta. E’ un punto fermo che l’intero mondo ha stabilito ed è legge ferrea. Ne va della nostra credibilità di fronte alle altre galassie.
E quindi? Si tratta semplicemente di evitare il radicalismo, perché altrimenti cadiamo nel estremismo ideologico degli ambientalisti. Bisogna introdurre degli elementi di riequilibrio, di compensazione… ecco potremmo per esempio stabilire che questa misura fortemente ecologica entrerà in vigore a partire dal 2035… Così se la vedrà qualcun altro…Non nobis Domine….
Placate le polemiche ambientaliste, risolte le crisi occupazionali, salvato l’ambiente dall’ invasione delle microfibre plastiche che girano per il nostro sistema vascolare, possiamo tranquillamente riprendere ad acquistare casse di acqua “minerale” amabilmente confezionate in bottiglie di PET che poi potremmo riciclare in un processo industriale che immette nell’ambiente qualche migliaio di tonnellate di CO2…
Lo so, la mia è una facile ironia, direi quasi che siamo al sarcasmo.
Come tutti gli estremisti non capisco gli sforzi effettivi messi in atto dai nostro governi.
E in tutta sincerità devo fare ammenda: ho sottovalutato il valore educativo che dal 2025 ci sarà l’obbligo di mettere sulle calze della Befana l’etichetta CARBON FREE.
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