Ovviamente non mi pronuncio sulle modificazioni climatiche perchè sarebbe ridicolo. Sicuramente, però, l’andamento climatico di questa stagione è decisamente particolare.
Venerdì stavo facendo su alcuni tubi dell’impianto di irrigazione per metterli via prima che il generale inverno arrivi con i suoi rigori. Mentre sono affaccendato in queste faccende (notare la citazione, prego!) lo sguardo mi cade dalla parte di melanzane e peperoni.. E che ci stanno a fare là i fiori bianchi dei peperoni e quelli viola delle melanzane? mi avvicino per assistere al fenomeno di una fioritura tanto tardiva, quasi novembrina…. Le piante di melanzane sono esauste, ma ciò nonostante continuano a fare fiori e sono abbastanza cariche di piccole melanzane lunghe non più di dieci centimetri… al tatto sono dure come pietre e le più vecchie presentano crepe e rotture.. non fanno certo voglia, ma la comparsa dei fiori è assolutamente incredibile.
LA cosa che è veramente sorprendente, invece, è quanto accade dalla parte dei peperoni. Oltre ai numerosissimi fiori che ornano le cime delle piante, queste sono letteralmente cariche di peperoni verdi, alcuni già striati o di rosso o di giallo.. sono talmente tanto che più di una pianta è spezzata per il troppo peso… ne riempio una cassa: saranno buoni?
Bene, sono tre giorni che mangiamo peperoni: sono ottimi anche se fuori stagione. peperone “ultimizio” potrebbe essere l’idea per una commercializzazione di nicchia… ma al supermercato ho visto i peperoni a 1,5 euro al chilo. sembrano appena usciti dalla fabbrica.. rosso ferrari…turgidi e metallizzati, di sana plastica… eppure oggi potrebbero essere quasi di stagione.
Verze, cavoli e broccoli fanno il loro corso, sembrano tranquilli. Non così i cavolfiori… non splendidi perchè si devono cogliere ancora piccoli… altrimenti fanno subito delle marcescenze puntiformi, troppo caldo? penso di sì… la mia esperienza in fatto di cavolfiori è ormai consolidata: Ho piantato, decisamente in controtendenza, alcune piante di cavolfiore verso maggio… a fine agosto hanno regolarmente fatto la loro infiorescenze e alcune piante anche di una bella dimensione… ma non hanno durato niente… qualcosa ho fatto in tempo a mangiare, ma tutto di corsa perchè dopo poche ore che coglievo il cavolfiore questo cominciava inevitabilmente a marcire… e se lasciavi il cavolfiore sulla pianta nello spazio di un giorno ingialliva per poi, il giorno successivo, macchiarsi tutto di nero…Da là ho capito che aveva ragione quella santa donna che aveva contestato la mia scelta di piantare cavolfiori in estate…. non lo ammetterò nemmeno sotto tortura, perchè siamo fatti così… ostinati e caparbi. (parla per te!).
Come forse ho già avuto modo di dire in qualche altra parte di questo blog, dalle mie parti il radicchio sta bene. Ricordo che mentre lo piantavo è passato per il campo un amico che di mestiere fa l’agronomo e l’ho visto scuotere dubbioso il capo… non ce la fa…. lo stai piantando troppo tardi… se non si chiude prima di una gelata lo perdi….eccola là, la profezia della sfiga…piantare inutilmente è una cosa che ti abbatte perchè vedi il tuo lavoro andare in rovina, sognavi filari belli golfi di radicchi e ti vedi invece costretto a buttare via tutto…
E’ quanto sta succedendo, per esempio, con il radicchio di chioggia, che io quest’anno non ho seminato perchè a casa mia non gode di particolare considerazione (a me, a dire il vero, piace, ma non così ad altri membri influenti della mia family..) Fatto sta che radicchio di chioggia, quest’anno se ne troverà proprio poco e a caro prezzo perchè se ne è andato tutto in semenza… E anche gli altri radicchi sono stati molto danneggiati dalla stagione troppo calda.
Porri e finocchi bene.
Zucche. Quasi finita la delica veneta che è stata raccolta a fine agosto e che quest’anno era veramente ottima. Abbiamo zucche “noce di burro” oblunghe e gialle. Quest’anno le abbiamo assaggiate solo sotto forma di tortelli..che buoni!
Grande produzione di cavolo nero… di cui si mangiano le foglie togliendo la costa che è dura e amarognola…
Il cavolo nero si usa per le zuppe (vedi ricetta della ribollita). Ma è possibile usarlo ovviamente come verdura lessata o meglio scaltrita. Venerdì l’ho proposta sotto forma di “pesto”. Ho scaltrito in olio di oliva extra vergine il cavolo nero aggiungendo un po’ d’acqua e sale… una decina di minuti… poi ho frullato il cavolo aggiungendo uno spicchio di aglio e un po’ di mandorle… un po’ d’olio extra… buono col pane, ottimo per condire la pasta… Come variante ho anche aggiunto due acciughe… per me ancora meglio…
Proveremo a fare lo stesso procedimento usando, al posto delle mandorle (ma probabilmente fanno bene anche noci o pistacchi o pinoli…) delle castagne. Vi saprò dire.
Sappici dire,sappici dire 😉
le piante non sono meno complesse di noi uomini e, come per i bambini (gli attuali, grandi sfortunati del nostro tempo in quanto non hanno più genitori…) se le annaffi troppo, anche ‘naturalmente’ muoiono, così se non lo fai.
Guardando la natura impareremo molto di più che leggendo centinaia di libri