E-coli, una ipotesi abbastanza sconvolgente..

Gira nel web un articolo pubblicato dal sito NaturalNews.com.

Potete trovare l’articolo in questione tradotto a questo indirizzo: http://www.nexusedizioni.it/apri/Argomenti/Medicina-e-salute/EColi-il-batterio-ingegnerizzato-/ Quando ne ho parlato agli amici, molti mi hanno detto di aver istintivamente pensato ad una azione delle multinazionali. I miei amici, a differenza di me, non sono pericolosi estremisti, ma persone di una certa età e provenienti da area politica moderata. Ultimamente, tra i miei amici, il livello di “sensibilità” nei confronti dell’ambiente si è notevolmente allargato e diffuso, ma ancor di più si è allargata la sensazione di essere indifesi nei confronti di chi tiene le fila della grande distribuzione commerciale e produttiva.

Francamente non riesco a capacitarmi del fatto che esista qualcuno che pensi di avvelenare della gente solo per i propri meschini interessi economici. E’ una ipotesi talmente pazzesca alla quale veramente non voglio  credere.

Certo, se frugo nella mia memoria non ho particolari motivi di sentirmi tranquillizzato nella mia posizione ottimista verso l’umanità e soprattutto verso chi ha retto le sorti della nostra civiltà.

Al di là delle mie personali posizioni, che non hanno alcun rilievo, quello che resta da appurare nel caso dell’epidemia da e-coli diffusa in Germania e che ora sembra si stia diffondendo anche in Francia, è come questa si sviluppi e come si passi dal letame animale a quello umano e come dalla modificazione genetica dell’ e-coli si passi alla verdura, sia essa il germoglio di soia o il cetriolo o il fagiolo o quello che sia… Perchè la cosa non è così semplice.

Se l’agente inquinante è il concime animale significa che questo viene utilizzato sulla terra senza che esso abbia maturato nel presupposto, tra l’altro abbastanza inverosimile, che una volta gettato a terra, questo non subisca comunque una rapida evoluzione…Ma buttare liquame in un terreno a coltura senza che esso sia maturato è cosa da folli perchè così facendo si va a compromettere il proprio lavoro.  Oppure si pensa che l’e-coli sopravviva per mesi e si moltiplichi durante il periodo di maturazione del letame? Sono tutte ipotesi da provare. Ma poi, questo batterio lo si trova all’esterno o all’interno della pianta? se si lavano i germogli di soia o il cetriolo  o che altro, l’e-coli se ne va o rimante?

Ho cercato una qualche risposta, che sicuramente esiste, ma il sistema !informativo” sembra molto carente nel farci capire cosa stia veramente accadendo… Ora poi dal mondo vegetale si è passati al mondo animale e l’ultima intossicazione riguarda dei bambino francesi che hanno mangiato hamburger… non è strana questa rapidità di passaggio di un batterio dalla Germania alla Francia, dalla soia alla carne? Tutto sembra concorrere a creare una situazione di “panico” come quella della febbre suina o della aviaria o di che cavolo altro…

Stranamente l’unico articolo che sembra dare alcuni elementi di comprensione della storia è quello, appunto, citato all’inizio di questo post…