Frutta in guscio. Dentro c’è l’Italia!

Distogliamo lo sguardo dai trattori e guardiamoci attorno per un attimo.

E’ così che il mio occhio  si soffermo su uno spot televisivo di grande impatto. E’ l’elogio della nostra grande nazionale di rugby che quest’anno tanto ci fa sognare dopo aver perfino pareggiato con la nazionale francese al torneo delle Sei Nazioni e vinto contro la Scozia. (https://www.youtube.com/watch?v=RNNO3XWDI68)

Da quando l’Italia del rugby è entrata nel torneo sono veramente pochi gli anni in cui non ci siamo aggiudicati il “cucchiaio di legno” beffardo trofeo con cui si premia la squadra ultima in classifica (in 22 anni siamo stati ultimi ben 17 volte!)

Sinceramente anch’io tifo per la nostra nazionale e, se mi capita, non disdegno di vedere una partita di rugby in televisione. Però non vorrei sembrare polemico, ma non amo comunque la retorica che ci mette la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel descrivere le glorie della nostra nazionale. 

E’ evidente l’analogia tra la nostra Nazionale e, appunto, la presidenza del Consiglio dei Ministri.

Sia chiaro, anche quest’anno non vinceremo le sei nazioni, ma probabilmente eviteremo di essere gli ultimi. Per il nostro rugby decisamente un buon risultato.

La retorica governativa descrive così  il nostro eroico sforzo: 

hanno corso, spinto, placcato, sofferto, gioito”  verrebbe da suggerire l’assunzione di un lassativo!

Ma cosa rende così forte la nostra nazionale?

É  semplice: per segnare la meta decisiva hanno sempre scelto l’energia giusta!

Ecco, svelato l’arcano! La forza dei nostri rugbisti sta nelle noci, nelle mandorle nelle nocciole, nei pistacchi, nelle castagne e nelle carrube! La nostra meravigliosa frutta in guscio… e dentro il guscio c’è l’Italia!

E lo spot si ferma rivelando la mente creativa: Ministero dell’ Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste!

Bello, nazionale, sovranista… 

Poi ci penso un attimo e mi sorge un dubbio.

In Italia 

si producono   12.000 tonnellate di noci, ne acquistiamo dall’ estero 41.000 tonnellate

si producono   28.500 tonnellate di mandorle, ne acquistiamo dall’estero 84.000 tonnellate

si producono 100.000 tonnellate di nocciole, ne acquistiamo altrettante dall’ estero

si producono   53.000 tonnellate di castagne, ne acquistiamo 13.000 dall’ estero

Non ho trovato un dato omogeneo per le carrube  e i pistacchi, ma su quest’ultimo prodotto l’Italia ha un produzione estremamente limitata anche se di ottima qualità. 

Domanda: se voi foste un produttore di noci sareste contenti se il vostro Governo incrementasse l’importazione di noci che di solito hanno anche una peggiore qualità ed un prezzo del tutto concorrenziale con quello che vorreste praticare voi, invece che tutelare ed incrementare la nostra produzione?

Forse a qualcuno sfugge qualche dettaglio…

Da buon investigatore entro in un grande ipermercato della zona. C’è una intera interminabile corsia di prodotti di frutta e verdura secca.  Mi fermo davanti alle confezioni  da chilo di mandorle sgusciaste, sette marche diverse. Il prezzo dall’una all’altra varia di pochi decimi di euro, ma è un prezzo bassissimo! Io compro le mandorle biologiche italiane. All’ingrosso mi costano quasi tre volte quelle che vedo.

Noto che sono tutte ditte con sede in Italia, ma, maaa? Le mandorle sono: “origine: USA” 

Le nocciole invece,  vengono dalla Turchia. Non c’è traccia di prodotto nazionale.

E’ come se noi, piccola organizzazione a filiera corta di contadini locali, ci mettessimo a fare pubblicità all’insalata prodotta all’estero per fare un piacere al grossista che ci affama….