“Per fortuna, quest’anno, la situazione legata alla siccità colpisce molto di più alcune regioni del Sud, in particolare la Sicilia e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene ma che producono un valore del vino eccezionalmente rilevante.”
Così dice il nostro ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare rispondendo al Senato ad una interrogazione di un senatore piemontese della lega.
Va bene, l’uomo ha qualche difficoltà di comunicazione. E non c’è da fare del facile sarcasmo: è un problema!
A pochi giorni di distanza un’ altra disgrazia:132 bambini e sette docenti di due diverse scuole elementari della provincia di Modena sono rimasti intossicati per aver mangiato dei pomodorini forniti dal ministro dell’Agricoltura nell’ambito del progetto alimentare “frutta e verdura a scuola”.
Dai primi accertamenti sembrerebbe che i pomodori arrivano dalla Sicilia. La quale Sicilia produce anche dell’ottimo vino ( ma sicuramente meno “rilevante” di quello piemontese… questo per dire il grado di consapevolezza del nostro amico)
Fatto sta che la notizia è su tutti i giornali e a me questa cosa fa male. Intanto perché sputtana una iniziativa una volta tanto pregevole. A questo punto si fregano le mani i vari produttori di sane merandine ad altro contenuto di grassi e zuccheri, ma prive di olio di palma, di pomodorini e di amianto e poi sputtana qualche bravo agricoltore che produce non per immettersi nelle grandi reti distributive dove l’unica cosa che conta è che il prodotto sia bello, ma non buono, non sano, non coltivato in modo intensivo.
Ma poi mi chiedo chi diavolo è questo produttore e che cavolo usa per coltivare i meravigliosi pomodori che non meritano per nulla di essere vilipesi. Ma che ci metti sui tuoi ortaggi in uno stato come il nostro dove la sicurezza alimentare è garantita? Non sarà mica che hai comprato i pomodori in Turchia o in Tunisia? Non sarà per caso che tu, invece che essere un coscienzioso agricoltore, sei amico di qualche amico che ce l’ha su con l’Europa perché pretende di ridurre l’uso della chimica nelle nostre terre? Non sarà mica che tu sei uno di quelli che inforca il trattore da centinaia di migliaia di euro e di unisci alla lotta del nostro ministro in difesa della nostra sovranità alimentare fatta (ed ecco qua emergere il concetto di sovranità alimentare del nostro amico ministro) di vino dal “valore eccezionalmente rilevante” di prosciutti allevati in Romania ma che migrano verso il parmese per rifarsi una verginità alimentare, di formaggi con latte di grande qualità prodotto in Polonia, di mandole e nocciole prodotte in Turchia e via di seguito a raccontar storie per nascondere verità scomode e decisamente inenarrabili…..
Ecco, io mi sbaglierò, ma sono certo che il fornitore di pomodorini tossici non è un mio amico.
Neanche il Ministro è un mio amico.
Forse loro due sono amici.
Mi piacerebbe, al di là di tutto, che il ministro Lollobrigida si interrogasse veramente sul significato e sulla storia di quello che viene chiamata sovranità alimentare, non tanto per cambiare idea che non credo nei miracoli, ma almeno per introdurre un minimo di rispetto per una locuzione che ha significato lotta, coscienza, voglia di riscatto di popolazioni oppresse. Non è una cosa difficile: sono sufficienti le prime due righe di Wikipedia
“La sovranità alimentare è un indirizzo politico-economico volto ad affermare il diritto dei popoli a definire le proprie politiche e strategie sostenibili di produzione, distribuzione e consumo di cibo, basandole sulla piccola e media produzione.”
Basta e avanza per capire che non tutti i pomodorini sono uguali….ce ne sono anche di quelli che non fanno male.
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