Sono due giorni che l’alba si illumina su un orto coperto di brina.
La terra, altrimenti ancora zuppa delle piogge della scorsa settimana, è dura… verso le dieci di mattina tornerà il fango, ma intanto si può camminare tranquillamente e girare… Ricognizione tra finocchi che già soffrono il freddo e radicchi e cavolacee varie che, invece, sembrano trarre beneficio…
Se giri per la campagna ti capita di vedere campi di radicchi tardivo alto come non mai e con pennacchi di infiorescenze. Brutto segno. Il radicchio ha sofferto il caldo dei mesi passati..
Nel nostro orto il radicchio tardivo è bello e quasi quasi sarei tentato di provare ad imbiancarlo già adesso… ma per contrasto ho una sorta di repulsione dovuta alla sensazione fredda ed umida del “curare” il radicchio. Lavorare con freddo in mezzo all’acqua corrente non è gradevole…
Fragole. Sto trapiantando fragole dall’orto sinergico al pieno campo dove utilizzano la pacciamatura del meloni.
L’aria è bellissima. Appena il sole s’alza, l’aria si scalda e girare per l’orto è una festa nonostante il fango.
Ci sono ancora peperoni e melanzane.
Che bellissima immagine 🙂
quando mangerò il tardivo lo apprezzerò ancora di più ora che so quanto è dura prepararlo!!
Nella durezza di certi lavori si può comunque cogliere la bellezza e la bontà dei prodotti della terra.