Episodio 3: Lorenzo e i cereali

Il blog a puntate per scoprire chi sta dietro OltreConfin

 

Sono passati più di dieci anni da quando ho conosciuto Lorenzo.
All’epoca ero ancora un giovane virgulto (sic!), pieno di inesperienza ed colmo di ignoranze che ho cercato inutilmente di colmare.
Guardavo al mondo contadino con un misto di diffidenza e di preconcetti che non osavo confessare a me stesso.
Ok, mi secca dover parlare di me, ma non posso starmene fuori da questa narrazione del “chi siamo?” in quanto ne faccio parte a pieno titolo.

All’epoca, appunto, avevo già incamerato più di trent’anni di lavoro urbano, fatto di sedia, tavolo, penna, poi computer e carte libri, leggi.
Non ne potevo più e avevo un assoluto bisogno d’aria, sole, pioggia.

In campagna stavo bene, ma mi sentivo un tantino fuori luogo con il linguaggio e soprattutto ero a disagio con la “gente del posto” perché la rappresentazione del mondo contadino a noi, figli del mondo urbano, è quella di un mondo retrivo, un po’ gretto, poco articolato, furbo ma egoista.

Millenni di contrapposizione tra città e campagna pesano come tutti i pregiudizi di cui siamo creatori e vittime.
Gli “altri” non li conosciamo, ma pretendiamo che siano come ce li immaginiamo: ostici, diffidenti, tendenzialmente pericolosi perché prevaricatori.

Lorenzo è una persona assolutamente gentile e generosa. Lo avevo conosciuto da poco e avevamo avuto qualche piccolo rapporto commerciale, ma nulla più.
Mi ero trovato in difficoltà perché il mio potente trattore, che è sulla terra dall’anno in cui feci la maturità e quindi parlo del 1971, aveva deciso di lasciarmi a piedi piantandosi in mezzo al campo…Non sapendo cosa fare e chi chiamare, pensai di rivolgermi a Lorenzo per chiederli se conosceva un meccanico di trattori. Un quarto d’ora dopo era da me, Lorenzo con tutte le chiavi e gli attrezzi del mondo. Ci perse un pomeriggio, ma alla fine il mio Fiat 450 correva felice come un ragazzino!

Lorenzo non volle neanche un euro, ed è così da sempre. Lui è il mio meccanico di fiducia, consulente agrario, esperto di macchinari agricoli, persona sempre a disposizione per semine e trapianti, insomma, un partner essenziale.

Attraverso lui ho anche scoperto che il mondo agricolo è profondamente solidale. Certo con le sue contraddizioni, le sue simpatie e antipatie, ma molto più solidale al suo interno, del mondo cittadino, dove spesso non ci si conosce nemmeno tra coinquilini.
Lorenzo gestisce una azienda con parecchia terra. Là ci sta anche la produzione dei cereali di Oltreconfin.

Quando ho conosciuto Lorenzo lui coltivava ancora con il metodo convenzionale ( ci torneremo, un giorno, su questa astuzia linguistica di chiamare “convenzionale” l’agricoltura a base di chimica di sintesi…). Ma non ne poteva più di diserbi e concimazioni a base di urea e nitrati vari… Così ha “scoperto” i grani antichi. Ricordo ancora la faccia del terzista che venne a trebbiare il primo campo di Gentil Rosso: “gò settantanni e una spiga cussì no a gò mai vista” ..

Lorenzo ha sperimentato parecchie colture: senatore cappelli, gentil rosso, farro, avena, orzo. Altre le sperimenterà perché è sempre alla ricerca di nuovi grani antichi ( sembrerebbe un ossimoro o una contraddizione in termini: “nuovi” grani “antichi”) ed ora la sua produzione non ricorre più a prodotti legati alla chimica di sintesi.
A tale proposito richiamiamo i post sulla storia dei grani antichi.

Poco alla volta cresce l’organizzazione della filiera dei grani antichi. Qualche anno fa Lorenzo ha recuperato una vecchia trebbiatrice nata nel 1968. l’ha rimessa a posto, cambiato pezzi di motore, lama (per recuperarne una che si adattasse al mezzo è dovuta andare fino a Reggio Emilia) si è dotato di vari crivelli, alcuni fatti con artifici magici. Ora lo vedi trebbiare che sembra un transformer dei fumetti…

..e la storia continua.

Vi lascio un breve video sull’azienda agricola di Lorenzo:

testo di Marco (Donna Gnora)