Piero è un uomo grande e grosso che fa il contadino. E’ cordiale e disponibile e spesso chiacchiero con lui di piante e coltivazione.
Ha un bel frutteto che coltiva in modo esemplare e che io guardo con una punta di invidia perchè dentro ad un frutteto, specie quando è pieno di frutta matura, si ha una sensazione di benessere e di ricchezza che rimanda ad una soddisfazione ancestrale da paradiso terrestre.
Ora, mi dice, comincio a vendemmiare… un uva per niente bella, quest’anno…. troppa pioggia nell’ultimo mese…
E poi mi dice: questa è l’ultima vendemmia… poi tolgo tutte le piante – e mi guarda in attesa della mia domanda che sa che gli farò e che aspetta con ansia, perchè è evidente che di questa cosa ha assoluto bisogno di parlare…. quasi a togliersi un peso di dosso…
Perchè, chiedo, ma non è una domanda la mia, è un perchè che esce quasi con la violenza di una fucilata…….Va bene. Questa è la politica agricola. Piero ha fatto i suoi conti e viene a guadagnare con i contributi europei per la soppressione delle viti circa 10.000 euro ad ettaro…
Forse riducendo le viti si spera di migliorare la remuneratività della coltivazione… meno viti, prezzi più alti per l’uva…Oggi un chilo di uva da vino vale 20 centesimi….20 euro al quintale. Ma forse quest’anno il valore si abbasserà ancora… non è una buona vendemmia.
E poi che ci metti? chiedo. E lui secco: Mais!
Mais? nooooooo, dico io, mais noooo. Piero mi guarda sconsolato, come fosse stato colto in fallo… e che ci devo fare? aggiunge… a me toglier la vite fa male, ma non posso perdere questa occasione…… Per fare una vigna così ci vogliono almeno vent’anni……..
La logica della piccola azienda presa per il collo dal mercato non ha vie d’uscita…la professionalità e la competenza agricola viene tolta foglia a foglia, pezzetto a pezzetto. E in cambio mais.. consorzio… eccoti il seme… eccoti i trattamenti… eccoti i concimi…. la trebbiatrice te la manda il consorzio quando è l’ora…e anche qua ti prendo 20 centesimi al quintale, come per l’uva…e anche qua, con i contributi europei, ci scappa che riesci perfino a non perderci!!!
Staremo a vedere dal 2013 cosa succederà nelle nostre compagne quando saranno tolti i contributi o prenderanno altre forme di contribuzione… staremo a vedere, ma non si respira una buona aria…
Mi lancio in un pistolotto appassionato contro il mais, la produzione di carne, la contaminazione delle falde acquifere, questo modo folle di intendere l’agricoltura…Piero, porca miseria, non possiamo soccombere così…farci portare via l’aria da chi è condizionato unicamente dal denaro… Soccombere, sempre soccombere: Togliamo la vigna, la prossima volta dovrai togliere gli alberi, e poi mais mais e mais a perdita d’occhio… mais e soia! E capannoni e condomini e strade e mais… quintessenza di un disordine mentale che domina le nostre vite…
il popolo dei lettori reclama ricette!
il popolo dei lettori qualche ricetta la trova sul sito dell’orto in cassetta… e poi il popolo dei lettori dovrebbe a sua volta attivarsi per suggerire ricette… tutto il potere al popolo dei lettori!!!
in realtà un team di cuoche esperte sta preparando un ricettario “stagionale”… autunno/inverno/primavera/ estate….. ma come da statuto siamo in breve “ritardo”…
Non ci resta che attendere…
ciao Ludo!