Riprende la vita della campagna

Aria di primavera – la ripresa dei lavori agricoli – le prime semine

Marzo sta nell’aria prima che nel calendario.
Noi che abbiamo il grande privilegio di vivere in campagna ( rivendico questo privilegio ben consapevole di quanto la “storia” abbia relegato la campagna ad un ruolo marginale) lo sentiamo da alcuni giorni.

Ho cominciato a potare le piante e sono sempre stupito dall’esplosione delle gemme. Ma come, mi dico, il meteo, continua a gettare assurdi allarmi sul freddo eppure le piante sentono la primavera e si risvegliano per prime. Poi si osserva nascere il tarassaco e le rosoline mentre vedi che le cavolacee che fino ad ora erano uno delle poche verdure rimaste, cominciano ad andare in sofferenza o stanno andando in fiore come il cavolo nero e il fiolaro… Anche noi che coltiviamo la terra siamo in agitazione. E’ uno dei momenti più belli dell’anno quando registriamo il cambiamento dell’aria, percepiamo le prime arie primaverili nonostante il termometro sia ancora pigro e tardi a salire, specie la notte.

Intanto preparo la terra. Troppo presto? Va be’, intanto preparo la terra… Sono pronto a partire: piselli, cipolle, bieta, spinaci, carote, insalate…. Sono pronto a partire. Ho fatto scorta di semi come non mai perché ho deciso di ricorrere il meno possibile all’ acquisto di piantine. Io come tutti i produttori del gruppo di Oltreconfin mal tolleriamo il costante aumento dei prezzi dei prodotti agricoli e delle piantine da trapianto…. Ripartiamo dai semi, andiamo alla riscoperta di vecchie qualità, cerchiamo di rintrodurre la biodiversità nei nostri campi.

Noi sentiamo l’aria di primavera ed è un aria bellissima! ( anche se, porca miseria, è sempre più inquinata).