Scrivono di noi Mamatips!

Ecco l’intervista che ci ha fatto la mamma di Mimi per il loro interessante blog tutto al femminile, con pratici consigli su gite fuori porta tra Venezia e Terraferma, scambi di pareri su come crescere i figli e un sacco di altri tips per mamme!

http://mamatips.it/content/donna-gnora-la-scelta-bio-di-federico

Qui sotto l’articolo integrale:

Donna Gnora, La Scelta Bio Di Federico

Due estati fa, in un momento di relax in spiaggia sotto l’ombrellone, sfogliavo svogliatamente La Nuova Venezia e tra una notizia di politica locale e l’annuncio di un qualche evento estivo, la mia attenzione venne catturata da un articolo che parlava della Società Agricola Donna Gnora. Spiegava la formula dell’orto in cassetta e l’importanza di rispettare i tempi e i cicli naturali della terra. A condurre l’azienda c’è Federico Mantovan, un ragazzo laureato in Conservazione dei Beni Culturali che si è poi dedicato alla coltivazione di frutta e verdura.

Mi iscrissi subito alla newsletter e da allora ogni settimana Federico porta a casa nostra i prodotti del suo campo, con grande gioia di Mimi che aspetta curiosa ogni cassetta per vedere insieme a me cosa si mangerà di buono.

Mamatips ha voluto dedicare un’intervista a Federico perché pensiamo offra un servizio utile e interessante e poi a noi la gente capace di re-inventarsi piace! Leggete cosa ha risposto.

Spesso si rimprovera ai giovani di sfuggire ai lavori cosiddetti di fatica, cosa spinge un ragazzo di 33 anni con un passato universitario in ambito culturale a dedicarsi all’agricoltura, sicuramente uno dei lavori più faticosi che esistono?

L’agricoltura è un mestiere certamente faticoso e aggiungerei poco remunerativo, però la soddisfazione di veder crescere quello che semini, irrighi, zappetti e curi, è impagabile. Penso che, usciti dall’università, si abbia proprio la necessità di vedere finalmente qualcosa di concreto, almeno questa è stata la mia esperienza. Poi è un lavoro non solo fisico ma, specie nell’agricoltura biologica, o sinergica, come stiamo cercando di fare, ci vuole una grande attenzione e studio sulle piante, bisogna osservarne la crescita, le possibili malattie, ricercare e sperimentare sementi antiche, sistemi di lavorazioni del terreno non invasivi, senza parlare di tutta la questione della vendita, della burocrazia e della comunicazione. Ormai il contadino dev’essere preparato su tutto!

I sostenitori del biologico si sentono dire spesso che è una spesa inutile perché purtroppo l’aria, le falde, le piogge e i terreni sono di per sé inquinati. E’ davvero così? Ci si illude di comprare un prodotto sano oppure la scelta bio apporta davvero un beneficio in termini di salute?

Direi che è il modo per mettersi la coscienza a posto e contribuire alla rovina dell’ambiente nel quale tutti viviamo. La scelta del biologico a mio parere non è solo salutistica ma anche politica. L’acquirente quando prende un prodotto che arriva dall’altra parte del mondo o che ha un’enorme impronta ecologica, che sia per il packaging o per i metodi di produzione energivori o inquinanti, contribuisce a quel sistema che invece cerchiamo di combattere. Io, come molti altri produttori bio, abbiamo fatto la scelta di non inquinare, anche se questo significa per noi una produzione inferiore e più incerta, però a mio parere più giusta. Donna Gnora ha creato una rete d’impresa dove coinvolgiamo altri produttori e li obblighiamo, per stare dentro, a produrre in maniera sostenibile, facendo prima delle rotazioni colturali e sovesci che migliorino la struttura e la qualità del terreno. La soddisfazione più grande è quando agricoltori del mio paese, che sono ormai anziani e cresciuti convinti che la chimica sia la soluzione, ci fanno i complimenti per la bellezza dell’orto, sia d’inverno che d’estate un’esplosione di colori. E’ una missione per noi quella di convincere quanti più agricoltori possibili ad abbandonare la chimica a favore di una coltivazione meno impattante, che non inquini le falde, l’aria e la terra.

Come funziona Donna Gnora? Come avviene la scelta dei prodotti e la loro distribuzione?

Abbiamo optato per la composizione di cassette miste di verdura e frutta disponibili in tre dimensioni in base alle necessità delle famiglie. Pubblichiamo sul sito donnagnora.it la composizione della cassetta che varia di settimana in settimana in base alla stagionalità e alla produzione degli orti. Questa modalità permette di avere una più facile gestione della produzione e di abituare il consumatore al ritmo stagionale, proponendogli delle verdure che altrimenti non comprerebbe al supermercato. Mi piace ricordare quella volta che ho insistito tanto con una mamma che non voleva i porri, sono riuscito lo stesso ad infilarglieli di nascosto nella borsa regalandoglieli e la volta successiva mi ha raccontato che li ha cucinati alla piccola che li ha mangiati con gran gusto e quindi ne ha voluti una doppia razione. Semplicemente non li aveva mai comprati e quindi non ne conosceva il gusto.

Diamo comunque la possibilità di sostituire fino a 3 prodotti della cassetta con altri disponibili, si può poi aggiungerne semplicemente selezionandoli dal negozio on-line, dove è possibile scegliere anche confetture, sott’oli, patè, dolci e pane di nostra produzione, fatto con il grano che produciamo, maciniamo a pietra, impastiamo con il lievito madre e inforniamo nel nuovo forno a legna del nostro laboratorio. Sempre dal sito si può scegliere dove ricevere l’ordine (a domicilio oppure in uno dei punti di ritiro) e poi arrivo col furgoncino a metano o in barca a remi (solo a Venezia però!) e lo porto fino in cucina, se serve. Quando capita mi fermo volentieri a raccontare dell’andamento dell’orto e della produzione, del perché non ci sono più finocchi o perché il cavolo fiolaro quest’anno ha le foglie meno belle a causa del gelo intenso.

Niente di nuovo a dire la verità, così è stato per secoli, e a questa tradizione ci ispiriamo, con il giusto aggiornamento dato dalle nuove tecnologie.