Io sono piuttosto pessimista. Non è che sia sempre stato così, anzi! Pessimista lo sono diventato con l’età. Brontolone, frustrato, con marcati segni di depressione, guardo al mondo e scuoto la testa… dura minga!
dal mio piccolo osservatorio parlo di cibo, vendo cibo e produco cibo e mi accorgo che qualcosa non funziona. Crescono i supermercati, cresce la produzione di cibo spazzatura, crescono i prodotti pre-cotti e cresce la disinformazione alimentare e tutto è giocato sulla fretta. Dal cibo vengono tolti tutti gli elementi che dal punto di vista nutrizionale portano ricchezza di vitamine enzimi e altro… tutto viene sterilizzato e microfiltrato, reso “sterile” per “sicurezza alimentare”…. poi ti forniscono gli “integratori alimentari” che sono esattamente le cose che ti hanno tolto dal cibo per “sicurezza”.
Una cinquantina di anni fa, il burro durava pochi giorni, al massimo due/tre… poi diventava rancido… così il latte diventava imbevibile dopo due giorni se conservato al fresco il vino aperto andava in aceto nel giro di tre quattro giorni, per non parlare di stracchino, ricotta, pesce..
Ora è tutto più facile. nelle indicazioni non vengono indicati i conservanti o le procedure che hanno reso sterile quel cibo, ma qualcosa deve essere successo se posso permettermi di lasciare in frigo il burro per almeno sei mesi senza che diventi rancido… Dovrei essere contento visto che noi il burro non lo usiamo quasi mai….
In italia consumiamo più di ottanta chili di carne pro capite per ogni anno.
siamo in media con l’Europa, un po’ sotto gli Stati Uniti… ma se tutto il modo mangiasse come noi saremmo al collasso…
“Un quinto di tutti i gas serra prodotti al mondo vengono dall’agricoltura. Un hamburger mangiato a Londra, a New York o a Roma ha un potenziale distruttivo sulla foresta amazzonica. Se tutti i terrestri mangiassero come mangia abitualmente un europeo o un americano, entro il 2050 ci servirebbero due pianeti Terra per nutrirli”. (ricerca inglese Rowett Institute of Nutrition and Healthdella Aberdeen University).
E sempre per il 2050 la FAO prevede che la produzione mondiale annua di carne raddoppierà per il 2050, passando dagli attuali 228 milioni di tonnellate a 463 milioni, con la popolazione bovina che si stima aumenterà dagli attuali 1,5 a 2,6 miliardi di capi e quella ovina e caprina da 1,7 a 2,7 miliardi di capi.
E sarà tutta carne di pessima qualità: piena di antibiotici, nutrita con sementi transgeniche, trattata artificialmente come se vitelli mucche maiali polli capre pecore fossero “cose” inanimate e senza sentimenti e come se la tristezza di vivere in allevamenti intensivi non si trasformasse in tossine…poi si parla di “benessere animale”! Ma a parte questo resta il fatto che 8o chili di carne a testa all’anno significano più di duecento grammi di carne al giorno! ma è pazzesco!
Ovviamente siamo impotenti nel “controllare” il modo di produzione del cibo, così come quello di distribuzione… ma fino ad un certo punto. Se solo si cominciasse a cambiare regime alimentare… consumando meno carne, scegliendo produzioni artigianali e di qualità… pollame cresciuto libero felice, prodotti fatti in modo naturale e libero da antibiotici e cibi trans…. forse forse sarebbe meglio. Come dire che il mondo dipende anche da noi, da cosa compriamo e da cosa mangiamo….
Eh sì, dall’ignoranza o dalla consapevolezza di ognuno di noi dipende anche il nostro futuro..
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