Come oramai dovrebbe essere risaputo nell’intero globo terracqueo, mi diletto nel recuperare semi e nel vedere “cosa nasce”.
Come tutti, dopo l’inverno il freddo e il terreno bagnato (che quest’anno non c’è stato in inverno ed è arrivato ora…) appena vedo un rraggio di sole e la temperatura si alza, comincio a seminare nei contenitori di polistirolo pensando, poi di trapiantare miriadi di bellissime piantine che mi daranno anticipatamente raccolti favolosi.
ora che è giugno guardo sconsolato i piccoli bonsai di pomodoro che devo aver seminato ancora a marzo e che sono clamorosamente piccoli. Bonsai, appunto. Già da mesi i venditori di piantine hanno messo sul mercato bellissime piante: pomodori, zucchine, peperoni, melanzane. Vai in giro per gli orti e vedi già a dimora un mucchio di vegetazione rigogliosa. Poi guardo le mie piantine stentate messe in fila dentro i contenitori di polistirolo e mi sorge un misto di rabbia ed inadeguatezza… Possibile che a me non vengano bene?
A fine aprile ho iniziato a destinare una parte di orto ad “incubatrice”. Cioè ho cominciato a fare piccole aiole dove semino di tutto per far nascere piantine per poi trapiantarle e farle crescere.
Ho constatato un fatto assolutamente evidente. Le piantine seminate a terra in aprile sono di gran lunga più grandi e rigogliose di quelle seminate nei contenitori di polistirolo a marzo, e tra una semina e l’altra ci sono almeno 40 giorni di distanza. Sicuramente l’habitat incide e una piantina preferisce crescere sulla terra del campo piuttosto che dentro un contenitore di plastica… ma le piantine che si comprano sono pur sempre dentro il polistirolo e sono belle e rigogliose… E dunque?
Ho un altra costatazione da fare…. abbiamo seminato ad aprile delle zucchine in piena terra… altre le ho seminate poche settimane fa a metà maggio… le piante di maggio sono più grandi di quelle di aprile.
Ovviamente parlo di condizioni di semina del tutto simili e parlo di terreno non fertilizzati chimicamente.
Io ne ho dedotto una sorta di lezione che devo ancora verificare del tutto, ma che mi dice semplicemente che la cosa migliore è seminare a tempo debito… ossia, quando si parla di coltivazione in pieno campo, quello che è importante è seminare a tempo debito. Cercare di “anticipare” i tempi alla fine implica il rischio di perdere solo tempo. Alla fine, comunque, avremo i pomodori per i primi di luglio e così le melanzane, avremo i peperoni un po’ più tardi e le tegoline per fine giugno…. cioè tutto la bramosia di avere le primizie si traduce nell’anticipazione di qualche giorno..
Sono poi preoccupato per la convivenza con un bellissimo coniglio selvatico che ho scoperto a mangiarsi tranquillamente il mio sedano..
E’ proprio bello.. si allontana correndo lungo un percorso stabilito che potrei tranquillamente intercettare perchè la sua corsa non è veloce come quella della lepre… è una corsa un po’ goffa, da cartone animato. ma sono preoccupato perchè rischio di trovarmi presto invaso da orde di conigli…
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