i furbetti dell’orticello

Era marzo e in tempo non era bello…

Era tempo di aratura, di fresatura, di programmazione… noi ci aggiravamo per il campo con fare furtivo e perplesso….” Co ‘sto tempo? che si fa?”

Qualcuno già profetizzava un nostro ritardo: facile, siamo in ritardo per costituzione!

Poi a qualcuno venne il colpo di genio.  Era quello che tutti ci aspettavamo: il colpo di genio! E se facciamo un prova nella parte non lavorata? se piantiamo senza fresare, arare, vangare, faticare?

Geniale! Eravamo entusiasti dell’idea: metti caso che dopo qualche millennio di “lavoro” duro della terra, un sparuto gruppo di sperimentatori scoprisse che era del tutto inutile lavorare la terra, ma che fosse sufficiente solo seminare e raccogliere….Altro che “rivoluzione verde”! la chiave storica di interpretazione sarebbe stata sconvolgente: l’uomo aveva faticato sulla terra per tutti questi millenni esclusivamente per una forma di masochismo, un senso di espiazione di “colpevolezza” che rimanda direttamente all’idea greca di “nemesi”….

Tutto è proceduto abbastanza bene fino a giugno… nel senso che ci dicevamo tra noi… beh, mal che vada è un esperimento!

poi a giugno alcune pioggie e la nostra assenza hanno determinato la catastrofe….. un mare di erba alta come il monte Tai! erba dura, pertinace, invasiva, invadente, soffocante….

E’ stato un dramma! soprattutto riuscire a dare a quel pezzo di orto una forma umana….

Noi, i furbetti dell’orticello, abbiamo capito che forse non era necessario riscrivere la storia dell’umanità: siamo noi che non siamo poi così furbi come sembriamo a prima vista…..