i pomodori olandesi e quelli naturali

Io lo dico molto sinceramente, ma i pomodori che distribuiamo, non sono il massimo!

Prendo lo “spunto” dalla trasmissione di Piero Angela, già oggetto di un post sul Blog di Donna Gnora, dove ci viene presentato come si “fanno” oggi i pomodori:  dentro una serra olandese, senza terra, controllando tutto al computer, determinando tutto il processo in assenza di raggi di sole, ma tutto artificialmente a prescindere dalal stagione, a prescindere dalla temperatura… Un processo produttivo tutti industriale…

C’è stato un momento del servizio di Angela dove alcuni operatore della troupe Rai assaggiano il pomodoro e dicono: “buono, sa di pomodoro…” ecco, a questo punto mi son detto: questo non sanno di cosa parlano, non hanno mai assaggiato un pomodoro come si deve…

Poi,  a mia volta, ho assaggiato alcuni pomodori nostri e mi son detto: ma anche questi non sono buoni!!!!!

Ed è così. A parte l’andamento stagionale, che non è particolarmente favorevole alla coltivazione, ( prima troppo freddo, poi troppa acqua, poi troppo caldo) il fatto è che gran parte delle specie coltivate oggi sono figlie di ibridazioni che trovano il loro massimo utilizzo dentro le serre e che in pieno campo non danno buoni risultati arrivando raramente ad una maturazione uniforme e completa..

Noi abbiamo fatto vari tentativi con qualità antiche di pomodori, ma la fase di sperimentazione su questo terreno è stata compromessa  da errori e da scarsa esperienza.

mi sono ripromesso di lavorare meglio e con maggiore attenzione sulla qualità, se non altro per far capire la differenza esistente tra un pomodoro sponsorizzato da Angela e uno frutto del lavoro  congiunto della terra e del coltivatore.