Mi sono messo a curare le api perchè Valerio mi ha convinto che, grazie a loro, la produzione di ortaggi sarebbe aumentata in modo naturale ed equilibrato. Il ragionamento non faceva una piega: le api alla ricerca di polline, favoriscono lo sviluppo dei frutti specie di fagioli e fagiolini, ma manche di zucchine, peperoni, melanzane …. quindi il primo scopo del introdurre nel sistema di produzione degli ortaggi le api era finalizzato ad un incremento della produzione…. Poi l’annata è andata come è andata… con un tempo che ha sicuramente inciso in modo negativo sulla qualità e la quantità di ortaggi…. bene per le zucchine e per peperoni, malissimo per pomodori e meloni, mediamente male per tanti altri prodotti per non parlare di uva, zucche e mele… Insomma non sono in grado di valutare se le api hanno inciso positivamente sulla produzione perchè i fattori climatici sono stati decisamente negativi…
Però, nel frattempo, quello che doveva essere solo un esperimento e non doveva necessariamente indirizzarsi verso la produzione di miele, ma semplicemente aiutare in modo naturale il miglioramento della produzione di ortaggi, si è andato trasformando in un vero interesse.
E qua ho cominciato a capire Valerio che di mestiere fa l’apicultore e che è veramente appassionato del suo lavoro.
Le prime volte che andavo a “visitare” le arnie ero leggermente preoccupato perchè ti rendi conto che hai sì qualche protezione per difenderti da eventuali pungiglioni, ma quasi tutto dipende da come ti muovi anche nel fare le operazioni più semplici… quando apri l’arnia in una giornata di caldo e sole, in piena attività, senti il rombo sordo prodotti da una miriade di api che lavorano ma che sono anche vigili e guardinghe…. e tu devi spostarle mentre le tue mani, anche se protette dai guanti, si riempiono di insetti e attorno a te si alza in volo uno storno minaccioso di api…. e devi stare calmo, lavorare tranquillo, senza movimenti bruschi e stando sempre attento a non danneggiare telaini ed insetti … poi ci fai un po’ di pratica e aumenti la tua sicurezza, ma sempre con il dovuto rispetto.
LA mia soddisfazione maggiore è stata quella di togliere i melari ( ossia dove le api hanno accumulato le scorte di miele) senza l’aiuto di Valerio. Per la prima volta mi sono visto spazzolare i telaini pieni di miele dalle api, con movimenti sicuri le ho fatte cadere dentro l’alveare e non le ho fatte nemmeno incazzare…
Ecco fatto, dopo la rima raccolta fatta ancora a giugno ora sono alla seconda raccolta e già penso a dove posizionare i prossimi alveari…
Venerdì sera, poi, Diego mi ha spiegato che il miele è l’unico dolcificante basico che esiste…E chi se ne frega, direte, voi…. è no, non scherziamo! Dicono che l’alimentazione moderna sia piuttosto sbilanciata e troppo acida.. il riequilibrio passa attraverso anche una consapevole scelta di cosa andiamo a mangiare.. magari proviamo a capirne qualcosa e a non fidarci solo di quello che ci propina la pubblicità.
Comments are closed.