Ho lasciato passare alcuni giorni…. parecchi in verità, prima di trattare il problema.
Capita anche a voi di avere quelle giornate in cui “quasi” tutto va storto? Uno di quei giorni che incomincia scottandosi con la caffettiera e continua con l’arrivo di una raccomandata di Equitalia (società incarica delle riscossioni delle tasse) che ti contesta di non aver pagato il bollo del 2004 di una macchina che è tua solo dal 2007, e che va avanti tra tensioni con partner, mugugni coi figli, lavandini che spandono, bicchieri che si rompono e gatti che ti lasciano ricordi maleodoranti dietro ai mobili?
Beh, a me succede.
E così, mentre fai la consegna delle cassette ti capita che una persona ti contesta il contenuto della cassetta dicendoti che la tal cosa non era scritta nella mail, un’ altra, bilancia alla mano ti contesta di essere stato un tantino scarso di peso e un altra ancora ti chiede, via mail, di mettere nella cassetta tre banane, due cipolle, tre mandarini, una melanzana, un po’ di prezzemolo, un carciofo e mezzo chilo di zucchine e infine un altro ti fa un terzo grado sul perchè i pomodori non sono buoni o perchè le mele nella cassetta sono “troppo” grandi per essere biologiche…
Se mettete tutte questi problemi dentro una giornata qualsiasi uno resta un tantino perplesso… ma che cavolo ho combinato oggi?
Ad onor del vero tutto questo capita molto raramente e non vorrei dare l’idea o di essere io particolarmente suscettibile o i nostri clienti particolarmente esigenti. Non è così.
E’ che è vero che a volte le cassette pesano “poco”. Ma questo succede quando ci sono prodotti un tantino difficili per noi. E quando dico difficili dico fastidiosi e quando dico fastidiosi dico esattamente quei prodotti che te li senti sulla schiena. Ora che è passata l’epoca dei fagiolini posso anche dirlo… stare quattro cinque ore a schiena curva a raccogliere un soggetto che fa di tutto per nascondersi è un vero tormento (adesso che il tempo si è fatto umido e non è caldo comincio anche a “rimpiangere” quei giorni…). E così i fagiolini ci costano. In termini di tempo e di mal di schiena… e, colmo della sfiga, pesano poco. ti sfido a fare 5 chili di peso quando devi mettere in cassetta fagiolini, insalata, fagioli, melanzane, peperoni, mele… o abbondi di mele o sei rovinato… Altro lavoro quanto hai a che fare con cavoli zucche patate… un trionfo! in questo caso non hai problema di peso…
E questo incide anche sul problema dei “cambi” che è un problema di quelli che non ti fanno dormire. (ma dici davvero? – Eh? ma non scherziamo!) C’è chi dice no melanzane più fagiolini. A me mi prende un colpo. una melanzana la vedi, sta là e pesa minimo uno, due etti quando sono piccole…. in un attimo le raccogli…. una tegolina pesa un microgrammo ed è perfida e subdola… la tegolina si mimetizza, fa finta di essere una parte di gambo. si nasconde dietro le foglie e fino all’ultimo millanta indifferenza. A volte fischietta per non farsi riconoscere. Non succede mai che uno ti chieda: no fagiolini più peperoni… Vuoi mettere il peperone!? rosso o giallo fa di tutto per essere notato. In un attimo lo raccogli e anche se non pesa molto quattro o cinque peperoni fanno la loro bella figura.
E i cambi nella cassetta? Dunque la scena è questa…. hai una trenta quaranta cassette davanti… e come da statuto ti ritrovi in perenne ritardo (sì perchè c’è anche da raccogliere questo o quello in orto e poi c’è da andare a prendere questo da Adriano e quello da Piero e intanto telefoni e dici ad Adriano quanto fagioli hai raccolto? no, no, non bastano… ma no troppi cavoli ne ne servono meno… ho bisogno di più fagioli dai! raccogline ancora…) e poi con tutta sta roba davanti cominci a mettere nelle cassette e pesa e insacchetta e cerca di non incasinarti….
poi. quanto hai fatto tutto e credi di essere pronto a caricare ti salta fuori la lista dei cambi… togli questo e metti quello e qua l’ordine è essenziale.Lo so. Io so che l’ordine è essenziale, ma io non sono essenziale… Fede fa finta di esserlo e un po’ ci crede… ma diciamocelo: siamo un disastro! E d’altra parte per esperienza so che di sangue dalle zucche non se ne tira fuori. Abbiate pazienza e comprensione. Ma anche siate consapevoli che se ho raccolto i fatidici 15 chili di tegoline se qualcuno me ne chiede di più non è che riesca là per là a fabbricarle… ci si deve arrangiare… per accontentare tutti.
insomma: una vita da cani!
Però su una cosa tengo fermo e nessuno mi riuscirà a far cambiare idea: ed è sulla stagionalità! le stagioni sono lè da prima che ci fossi io… me le sono trovate. E anche con i cambiamenti climatici dei nostri giorni c’è comunque un fatto incredibile.. le verdure nascono e crescono solo in determinate condizioni… se queste condizioni sono naturali allora non ci stanno santi! ora le zucchine sono esangui e così i peperoni e le melanzane… ci stanno gli odiate cavoli, e le verze e i cavolfiori…..e le zucche… E alcuni scrivono nella mail di risposta alla nostra new: no cavoli, no verza, no cavolfiore….
Va bene. A parte il fastidio di cambiare un prodotto… ma perchè non ti piacciono cavoli verze cavolfiori? ma sono essenziali, fanno bene, sono degli ottimi ortaggi e sono anche buonissimi… ripensaci! per il tuo bene…
Se ti raccontassi del mio lavoro, forse, dico forse, ti considereresti fortunato di raccogliere ‘tegoline’ schiena permettendo……
Ho da fare tutti i giorni con persone….Ti basta? Beh, persone o coppie in crisi…Tieni presente che l’az. Ulss mi paga meno di una generica operaia, nonostante lauree, master, ricerca, specializzazioni…Non solo, quando nel pubblico non sei raccomandato, ormai purtroppo è così, i kapi, per dirla saecondo un famoso logoterapeuta, ti tolgono la vita?
Ti basta…?
mi basta e mi avanza….
Non vorrei, però, essere frainteso. Io sulle tegoline ci faccio sopra un romanzo un po’ per divertimento e un po’ per raccontare quello che è il lavoro, ma con una sorta di ironia. io infatti mi considero fortunato.
Se poi mi chiedi se, per me, è meglio lavorare nel “pubblico” o continuare a fare quello che faccio ora, non avrei dubbi. Intanto perchè questo lavoro me lo sono scelto io, e poi perchè io alla campagna ci sono arrivato per un percorso piuttosto accidentato, ma alla fine ho trovato “rifugio” in questa attività che considero terapeutica (e tu, da psicologa, dovresti capire quello che intendo…)
Dunque coraggio! se puoi resisti, ma se proprio non ce la fai più…le tegoline ti aspettano!!!!!!
se poi hai voglia, non sarebbe brutto aprire un piccolo spazio dove “racconti” di persone e coppie in crisi… del tipo: esiste una evoluzione nei comportamenti delle persone in crisi? la coppia che scoppia è sempre uguale o riconducibile a tipologie simili oppure esiste una qualche differenza legata per esempio a crisi economica o a “infestazione” da televisione?
I
posso capire il bollo dell’auto, il bicchiere rotto, l’infida tegolina, la stagionalità ma il porro solitario nella cassetta è un colpo basso………….. è stato tutta la settimana nel frigorifero, ogni volta che aprivo lo sportello lo vedevo sempre più triste e ……………………
Solitario?
il porro solitario… fa anche tenerezza.. ed effettivamente lascia una sensazione di vuoto..
Se ti identifichi su “segreteria@donnagnora.it” provvediamo a dare compagnia al porro… ce ne scusiamo.