le esigenze dei clienti…e quelle dei fornitori….

“Il patto scellerato che regola i rapporti tra noi che forniamo i prodotti e quelli che i prodotti acquistano è retto da un principio occulto, segreto, tacito e spesso inconfessato e inconfessabile.”

Così inizio un post sul blog di Donna Gnora e questo patto scellerato consiste nel tacere… nel non far sapere, nell’occultare, nel chiedere fiducia e nel millantare…tutto sommato è un comportamento “facile”.

La mia sensazione è che il “cliente” non ami conoscere le difficoltà di produrre, ma guardi, come giusto, solo al risultato. Così, le poche critiche che ci arrivano, riguardano spesso la “quantità” del prodotto…  meno patate e più carote, più radicchio e meno porri, più porri e meno zucca..  Tutto molto comprensibile e possibilmente da assecondare… ma se mi chiedi più tegoline e io ho prodotto solo 20 chili di tegoline cosa devo fare se qualcuno si lamenta perchè 4 etti di tegoline sono poche mentre 7 etti di melanzane sono troppo? Eppure la disponibilità di ortaggi era così… 4 etti bdi tegoline a testa (più o meno) e sette etti di melanzane a testa (più o meno)..

Qualcuno potrebbe obiettarmi, giustamente: organizzati meglio… produci di più… certo!

Faccio un esempio concreto. Questa settimana per martedì ci servono circa 50 cavolfiori…. altrettanti  circa ci serviranno  nel corso di tutta la settimana… i cavolfiori passano in fretta… maturano veloci e non è che li puoi lasciare là… o li consumi o quelli passano e diventano invendibili…  100 cavolfiori non sono poi così pochi… ma il punto è che noi non li abbiamo… abbiamo però qualche cavolo calabrese, e dei cappucci.. e questo è la somma della produzione di tre piccoli produttori… di cui uno siamo noi..La produzione di 70/ 80 cavolfiori alla settimana, comporta una produzione di qualcosa come una migliaio di cavolfiori…fatta in modo scalare pensando di averli a disposizione per circa 7(8 settimane… salvo imprevisti, grandini, colpi di freddo o colpi di caldo, attacchi di parassiti o atlro. un migliaio di cavolfiori sono, visivamente, una bella fetta di terra…

quindi alcuni nostri clienti, se tutti vogliono cavolfiori, resteranno insoddisfatti. A meno che non mi rivolga al “mercato”… oggi i cavolfiore all’ingrosso del biologico mi costano 1,75 euro al kg… se poi ci aggiungo i costi del viaggio e dei ingresso al mercato, io lavoro in perdita. Grazie, abbiamo già dato….

Ma se il cliente vuole un cavolfiore bio e se lo compera in un negozio biologico, lo paga, penso, attorno ai quattro euro al chilo…

Dunque, questo mio sproloquio sta a significare: noi cerchiamo di darvi il meglio.. lo raccogliamo poco prima di consegnarlo e cerchiamo di mettere assieme quantità e qualità… a volte non riusciamo a soddisfare tutti… e questo ci dispiace… però cerchiamo sempre di rispettare i pesi che ci siamo dati e molte volte li superiamo… la cassetta piccola contiene almeno tre chili, quella normale ne contiene almeno cinque e quella grande almeno 7…spesso abbondiamo… ma qualche volta, inevitabilmente qualcuno ci potrà obiettare… troppe carote e poche melanzane…

Ah, per la cronaca…

i cavoli calabresi sono di Rudy

la bieta è del Rosmarino

le mele sono di Matteo…

le carote sono del Tamiso…