concorrenza?

Sono in fila alla cassa del supermercato.

Sto in un grande centro commerciale dove ti puoi perdere  e sono entrato più per curiosità che per bisogno. Sotto il braccio tengo due teglie da torta, unica cosa che mi ha sollecitato la fantasia. Costano poco e già pregusto la scena di quando andrò in cerca di quelle teglie nuove …. che ho comprato quella volta…e ‘ste benedette teglie sono andate giusti giusto ad infilarsi dentro altre teglie preesistenti che quando ti servono, porcamieria, non le trovi mai…. e sbadabang! tiri giù tutto: la nostra grande serie di teglie tortiere vassoi in metallo che stanno tutti stivati dentro una credenza e quando ti servono devi per forza di cose buttare tutto a terra per trovare quello che cerchi…. e poi il dramma è quello di mettere in ordine cercando di dare un senso a tutte quelle cinfusaglie metalliche. MA anche questa volta non ci riuscirai…Alla prossima!

Dunque me ne sto in fila davanto alla cassa numero 12. Davanti a me tre giovani donne con carrelli mezzi pieni… ma questa mi sembra la fila minore…  inevitabilmente violo la privacy e acquisisco una gamma invinita di notizie private che mi fanno capire abbastanza delle famiglie di chi mi precede.

Ecco… se dovessi indagare la vita privata delle persone comincerei proprio dal carrello della spese. Ma non solo cogli l’intimo delle persone, ma se osservi bene ti rendi conto subito dell’effetto della pubblcità… tutte le tre giovani donne che mi precedono sono innamorate del bifido… il bifido è attivo! Ai miei tempi un bifido era una persona mendace e falsa… bifido perchè dotato di lingua biforcuta, come un serpente, come satana che offre la mela ad Eva… bivido… serpentino… anguillesco!    era la descrizione che Francesco (compagno di liceo) faceva di quelli che erano decisamente inaffidabili, falsi e ruffiani…

Oggi il bifido tira come il pane!  In realtà il Bifidus Bacterius non è una novità così sorprendente e sconvolgente fatta tanto di recente. Si tratta, infatti di uno dei ceppi preminenti che abitano da sempre il nostro intestino umano..

sono là da quando esistiamo e oltre  che nel nostro intestino li troviamo in molti cibi fermentati primo tra tutti nello yogurt… il “bifidus actiregularis” invece, è una invenzione commerciale della Danone. La Danone è una multinazionale da brivido… una di quelle  che “controlla” il mercato e che è in grado di “condizionare” comportamenti e gusti della spettabile clientela.

Dunque il 100% del mio campione predilige  il bifidus actiregularis che regola le funzioni dell’intestino e che fa tanto bene.. tutte le mie cavie (ossia le signore che mi precedono alla cassa)  prendono il bifidus al gusto di frutta… zucchero che fa bene e non ingrassa..

I resti dei carrelli hanno una netta predominanza di cose dolci… Succhi di frutta, budini sempre della Danone, biscotti di varia forma, merendine “bio”,  verdura niente, qualche formaggio, qualche prodotto precotto… e ancora yogurt birra patatine…

una dieta da candidati al diabete.

Ecco, mi dico… con una sorta di fastidio, queste signore non sapranno mai apprezzare le mie marmellate, i miei sott’olii, le mie verdure… mi direbbero … troppo zuccherate o troppo poco zuccherate… troppo aceto o troppo saporite…troppo di questo o troppo di quello… LA Danone non fa mai nulla di “troppo”… è tutto tendente al neutro… pago  le mie tortiere e me ne vado a invasare melanzane sott’olio…

E va bene, non farò mai concorrenza alla Danone, ma a me poco importa. Io ho uno sparuto gruppo di buongustai che quando aprono un barattolo di marmellata di mele, o uno di pomodorini, o un barattolo di fagiolini lo sanno appezzare e mi dicono “buonissimo”… io lavoro per loro… loro non amano, come me, la Danone, perchè loro sanno che i sapori di una volta non erano neutri, l’aceto sapeva da aceto e bifidus stava tranquillamente nello yoguth e nel nostro intestino…l’olio era saporito ma cambiava con il tempo perchè vivo, e i quattro salti non li si faceva in padella, ma su un campo di calcio o di pallacanestro, magari irregolare o inventato….

E poi il mio concorrente “danone” che tanto ci tiene alla salute dei suoi consumatori (tant’è che prima ti propina zuccheri a gò-gò e poi di offre prodotti che riducono la glicemia anche se, questa pubblicità è stata definiti “ingannevole”…)  non è che sia particolarmente sensibile al tema ambientale

e così, tra una furbata e l’altrà, qualcuno prospera…ma attenzione : il consumo deve essere responsabile: non fidatevi della pubblicità!!!