Pasqua è tempo di colombe, e noi, da apprendisti fornai, abbiamo decisi di cimentarci con questa torta particolare.
Ovviamente, figli dei tempi moderni, la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di rivolgerci ad internet dove i siti di ricette sono tenuissimi ed ognuno con la propria teoria e la propria vera o presunta personalità.
Così ci siamo imbattuti in “finezze” estreme. Dove le uova si misurano in grammi e dove si aggiungono composti particolari in proporzioni omeopatiche solo per il gusto, presumo, di caratterizzarsi come grande chef…
Abbiamo anche provato a seguire qualche ricetta e l’abbiamo sperimentata.
Ok, siamo risultati capaci a fare una qualche colomba soffice come l’aria e con tutti gli ingredienti al loro posto…. qualcosa che avrebbe potuto anche trovare posto in una qualche pasticceria…. non certo quelle al top, ma una pasticceria dignitosa sembrava alla nostra portata.
La cosa che a noi proprio non andava giù era quella di abbandonare le nostre farine e darsi anima e corpo alla farina manitoba,
che è la farina più forte del mondo, quella che fa da padrona dentro le nostre pasticcerie e che gratifica i pasticceri e i presunti tali perché gonfia e lievita a più non posso…
ma noi con la manitoba centriamo come il cavolo a merenda ( a dire il vero io ho più volte fatto merenda gettandomi su ottimi piatti di cavolo, ma evidentemente sono fuori misura).
Fatto sta che io che scrivo, ed ho una rispettabile età, avevo ben presenti le colombe che si “usavano” quando erano dei prodotti dalle forme vagamente colombine e che eran spesso ornate da un uovo a centro che non si mangiava perché era talmente sodo che era di colore verde e sapeva di zolfo, ma eran colombe ruspanti e sincere. Io avevo quell’idea e l’ho condivisa con Fede e Chiara.
La nostra colomba è ruspante, non ha farine raffinate ma quelle che usiamo sempre,
al massimo ci mettiamo un po’ di farina bio O ma di base usiamo la farina integrale a cui aggiungiamo parecchie uova (5 tuorli per ogni colomba) e questo lo facciamo proprio come conseguenza del fatto che il periodo pasquale è quello più ricco di uova.
E poi ci mettiamo zucchero di canna che oramai è una nostra caratteristica e ci mettiamo pure olio extra vergine di oliva anche se un po di burro non guasta, ovviamente lievitazione con pasta madre… ed ecco la nostra colomba…. ruspante, sincera e contadina.
Poi se non piace al solo prezzo di 4 euro si corre al supermercato dove si possono trovar ottime colombe fatte con uova in polvere, lievito chimico, grassi idrogenati e farina manitoba….. un sapore sempre uguale e la certezza di un prodotto garantito dall’industria.
Comments are closed.