bioignoranza

Mi cito. In un vortice di narcisismo oso perfino commentarmi. Faccio riferimento all’articolo pubblicato su ” l’orto in cassetta” dal titolo “dal satellite

Qui confesso una specie di sogno e di ansia che mi accompagna da quando la coltivazione è entrata pesantemente nella mia vita, ed è il sogno di vedere le mie  coltivazioni senza che esista un filo d’ erba fuori posto. Il grigio della terra e sopra solo ortaggi splendidi nella loro forma assoluta: il cavolo assoluto, il radicchi assoluto, la carota assoluta. Non un ortaggio in sè, ma piuttosto l’idea stessa dell’archetipo di quell’ ortaggio. Esiste il sedano assoluto? ma certo, è l’idea astratta che io ho del sedano… e nella mia idea astratta non ci sono errori, difetti, imperfezioni. LA carota, il fagiolo, il pomodoro, la bieta…. tutto nel mio immaginario è assolutamente perfetto.

E tutta questa perfezione nasce senza che una cattiva erba vada a turbare l’ordine assoluto del cosmo-campo.

Nell’ordine assoluto del cosmo-campo non possono esistere piante infestanti e tanto meno esistono insetti malvagi, muffe, e malattie. A dirla proprio tutta nel mio ideale cosmo-campo non esiste nemmeno l’uomo: perchè costui ha la pretesa di mangiare la carota assuluta, il pomodoro assoluto, la melanzana assoluta. Ma questo crerebbe inevitabilmente un vulnus, una ferita alla perfezione.

L’altro giorno ero nella campagna di un mio caro amico e facevo i doverosi confronti…. io ero più avanti di lui nella coltivazione di quasi tutto… i miei piselli erano più avanti mentre i suoi non avevano nemmeno i fiori, le mie insalate erano più rigogliose, le mie zucchine, per quanto piccole erano già più avanti delle sue…. Però il suo orto era più bello…. che rabbia! Da cosa arrivava questa differenza che tanto mi offendeva? il suo orto non aveva un erbacce tra i filari mentre io ero reduce dell’ennesimo scontro epico per cercare di limitare lo sviluppo delle erbe infestanti! Inutile dire che ormai “scendo ” in campo  brandendo zappa e decespugliatore. Il mio obiettivo è fare strage di erbacce. Lo scontro si conclude sempre con la mia sconfitta.

E chiedo al mio amico: amico caro, amico bello, come fai tu a controllare le erbacce? e tra me e me penso: Provati solo a dire che usi diserbanti e ti elimino….”

E lui a me: sono passato ieri con motocoltivatore….

Ahhhh, ecco…. ieri motocoltivatore!

Bene… anch’io molto tentato di uso motocoltivatore… ma io saggio… muovere troppo terra no buono.

parliamo di erosione.

Oramai la questione è quasi acquisita…. l’uso di arare e girare troppo la terra facilita l’impoverimento del terreno, distrugge lo strato di humus ed erode letteralmente la terra… e, alla fine della regata, produce di meno. La  storia dell’aratro insegna.

Ma anche la “condizionalità” riconosce la necessità di combattere l’erosione dei terreni non distruggendo il tappeto erboso naturale e provvedendo ad opportune pacciamature per evitare il dilavamento dello strato di humus….

beh…. cos’ è la condizionalità?… Per dirla in modo sbrigativo sono quelle norme che l’agricoltore deve rispettare per poter accedere ai finanziamenti europei… Ovviamente io che non accedo ai finanziamenti europei rispetto la norma… per motivi legati alla salute della terra…. ma chi eroga i contributi (che i realtà  è un organismo di diritto pubblico della Regione) eroga tranquillamente i contributi a chi acquista un mostro da 130 cavalli e che acquista una sberla da tre vomeri per rovesciare la terra come fosse panna montata….

Il vero problema è che alle buone intenzioni e alle buone leggi non seguono quasi mai buone applicazioni.  Arare la terra fa male alla terra. Ma tutto il mondo produttivo racconta che devi avere un grande trattore ( che è? un simbolo fallico?) una potente aratro, consumare barili di gasolio, e seminare mais come un ossesso…. solo così sarai un vero contadino….

Eppure sia il legislatore europeo che quello locale racconta che bisogna combattere l’erosione della terra… ma mi dicono che nelle università di agraria del bel paese si continua ad insegnare la necessità di arature profonde e la necessita di un uso sistematico di concimi e diserbanti….

e io, che sono bioingnorante, continuo a coltivare il sogno della zucchina assoluta….