é guerra!

il primo radicchio che “doveva” farsi era il Chioggia. Almeno metà della produzione, iniziata in piena canicola estiva è andata in semenza. Che brutta cosa vedere i cespi rigogliosi e mezzi chiusi a formare la tipica palla compatta del radicchio chioggiotto cominciare ad assumere una forma del tutto diversa con questo pinnacolo che parte dal centro ed assomiglia ad un asparago rosso! Va bene, troppo caldo. E’ stata una stagione così. Ieri, andando con Paola a fare un lungo giro in bicicletta lungo il Marzenego alla scoperta degli antichi mulini (mi sono riscoperto la passione per la molitura dei cereali) vedevo campi piantati a radicchio trevisano che cominciavano ad andare anch’essi in semenza. Mi son detto: fortuna che ho io ho ritardato la semina…

ma in campo mi succede un altra disavventura. una invasione di lumache senza guscio: Nefande! mel corsi di una nottata ti riducono un rigogliosa radicchio ad uno striminzito scheletro di esili filamenti… è guerra! e cosa fa un povero disgraziato per combattere le lumache?

esitono veleni che risolvono la cosa rapidamente.  E’ bello combattere una calamità con un altra calamità… Esistono dei prodotti fatti con   sostanze naturali a base di argille repulsive… ma costano un mucchi di soldi…. 8 euro a kg… che però durano poco  e sono piuttosto blande.. si usa la cenere… ma dovrei dare fuoco ad una foresta per avere cenere a sufficienza. Ed ecco tramutarmi in giustiziere..Mi dispiace, ma non ho piantato fila e fila di radicchi per alimentare viscide lumache che distruggono tutto senza nemmeno chiedere “scusa, potrei…” No. Non puoi. mangiati l’erba, mangiati la sorghetta, mangiati la portulaca… ma giù le ganasce dal mio radicchio!