Sarà la crisi, sarà la moda, sarà il richiamo alle cose semplici, sarà quello che volete…. ma è un fatto che oggi cresce l’attenzione di molti per la possibilità di coltivarsi un po’ di verdure sul balcone di casa, o nel derelitto pezzetto di terra che prima era lasciato a se stesso oppure era luogo di amorosa coltivazione di fiori ed arbusti.
Tutto questo mi pare molto bello perchè educativo. Cioè questo serve ad “avvicinare” le persone alla coltivazione, a capire problemi e condividere la gioia di essere “produttore”. Potete essere certi che il pomodoro più buono del mondo sarà quello che mangerete dopo aver raccolto il vostro pomodoro, quello che avete amorevolmente visto crescere, lo avete nutrito, dissetato, lo avete protetto da possibili nemici, lo avete cullato con il vostro sguardo e le vostre parole. (secondo alcuni le piante “sentono” e a tal proposito ricordo un libro assolutamente da non perdere ” La vita segreta delle piante” scritto da Tompkins molti anni fa, ma che porta con sè intuizioni e notizie assolutamente interessanti.
Alcuni neofiti della coltivazione si rivolgono a me per chiedere notizie su come affrontare le molte avversità che si presentano ala vita dell’ortolano. Muffe, animali, insetti, pesti e stragi… piante inermi aggredite da oscure presenze, diafane ostilità a volte anche invisibili.
E chiedono a me? a me che di lotta contro malattie e e parassiti ho fatto una ragione di vita?
Una volta era a far visita ad un mio conoscente che mi mostrava la sua terra… Bella campagna! poi ci imbatemmo in una lunga coltivazione di fagiolini in fiore… caspita – dissi – sono molto più avanti dei miei…. Sì – disse – ma devo toglierli tutti…. lo guardai interrogativo dal film “che cavolo stai dicendo?” e lui a me…. “eh, ci stanno i pidocchi…..” cercai inutilmente di spiegargli che non era un grosso problema debellarli….
Ma lui fu irremovibile…..Si comincia così. Un po’ di pidocchi e poi arrivi a dare insetticidi chimici: Credi a me, vuol dire che la terra è poco sana…. Il suo rimedio era radicale: girare tutti i fagiolini nella terra e cospargere cenere ritornato ad utilizzare quel pezzo di terreno solo dopo un anno….
Io non sono così radicale, ma ho capito che la prima cosa da guardare garantire anche per le piante non è tanto la “cura” quanto il garantire una buona salute della terra e delle piante.
Se si osserva con attenzione ci potremmo accorgere, per esempio, che le piante più colpite dalle malattie sono quelle dove si formano con la pioggia delle pozzanghere e dove l’acqua indugia più a lungo… oppure potremmo osservare che spesso le piante più colpite sono anche quelle più deboli, oppure potremmo osservare che alcune come la mancata rotazione delle colture le rende più soggette ad essere colpite dai nemici…
E poi potremmo anche scoprire come le consociazioni tra piante possono incidere nel bene e nel male. Cioè alcune varietà di piante stanno bene tra loro e si proteggono a vicenda, altre invece, messe vicine tra loro sembrano chiamare disgrazie. (sulle consociazioni vi segnalo, per esempio, questa tabella tratta dal sito www.ilmioortonaturale.it)
PEr farla breve: il primo rimedio contro i nemici dell’orto si fa con la prevenzione mettendo in opera alcuni accorgimenti che stanno alla base della coltivazione….
poi viene una stagione come questa dove la pioggia la fa da padrona e dove prosperano lumache muffe ed insetti….e allora che fai? combatti corpo a corpo contro lumache, usi olio di neem, vai alla grande spruzzando macerato di ortica, preghi e bestemmi, e ti inventi tutto quello che puoi per salvare un po’ di verdura… ma non cedi alle lusinghe della Monsanto e della Bayer… perchè i loro rimedi sono peggio del danno di qualche muffa o di qualche pidocchio….
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