per caso mi sono imbattuto nelle condizioni che la banca Unicredit applica al conto correte di Donna Gnora… Ho così scoperto che sul fido concesso al nostro conto corrente viene applicato un tasso del 14,5 % netto. Ossia la Banca si fa pagare il denaro 4 volte e mezzo il tasso di inflazione. A dirla in altro modo la banca guadagna sullo scoperto di Donna Gnora qualcosa come 11 euro netti all’anno ogni 100 euro che facciamo di scoperto. A cui vanno aggiunti i costi di tenuta del conto corrente e i costi dei bonifici. Lo Stato, per il solo fatto di avere un conto corrente che mi costringe comunque ad avere, impone una tassa di 100 euro.
Noi siamo una cosiddetta “micro-azienda” . Micro di struttura, micro di testa, micro di soldi. Rappresentiamo parte di quel cuore pulsante dell’Azienda Italia. Forse siamo la parte affetta da una qualche patologia. Ma comunque siamo qua e cerchiamo di vivere.
La logica bancaria è molto semplice e sembra quella del bambino viziato abituato ad avere tutti i diritti e nessun obbligo… è la logica di mio cugino. Anche lui è sostenitore di due pesi e due misure: quello che spetta a lui e quello che spetta a te… a lui spetta il meglio, a te il peggio. Lui ha sempre avuto tutto. E quando tu avevi qualcosa non era contento fintanto che non fosse riuscito a portartelo via… ma eravamo bambini.. la banca invece è un istituzione adulta e seria.
E’ per questo che la Banca Centrale europea gli presta i soldi al tasso del 1% e lei, la banca che “ti aiuta a far crescere la tua impresa” te li presta a te con un misero incremento del tasso che cresce solo 14 volte! oppure compera i buoni del tesoro italiani che grazie a alla grandi manovre della finanza mondiale danno un tasso del cinque se non del 6%… e tutto senza fare assolutamente nulla.
Siccome sono anche un ingenuo mi chiedo quale sia il tasso di usura a fronte di una inflazione del 3%… ingenuamente, appunto posso pensare che una banca potrebbe prestare del denaro ad un tasso del 6, del 7, del 8% guadagnando sull’inflazione qualcosa come il 3, il 4 , il 5%… questo mi parrebbe corretto, ma ovviamente non ho una buona sensibilità finanziaria!
Il tasso di usura si determina secondo la nostra normativa attraverso il tasso effettivo globale medio. Cioè nella determinazione di quello che è il tasso di usura concorre concorre la media dei tassi praticati dalle banche. Poi in ministero delle finanze determina ogni trimestre quella che è la soglia per definire usuraio un dato prestito. Apprendo che si considera che in Italia ci sia un giro di prestiti usurai attorno ai 30 miliardi e che un 40% di questo volume d’affari sia in mano alla malavita organizzata.
Mi scapperebbe di fare un po’ di ironia, ma non è il caso.
Intanto la banca che aiuta a far crescere la mia impresa pratica un interesse molto prossimo a quello d’usura, ma, ovviamente sempre minore di quello, perchè la mia banca non è in mano alla malavita!
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