il pericolo arriva dalle ciliegie

La ricerca tedesca brancola nel buio. Dopo il cetriolo, il salame di cervo, i germogli di soia si analizza l’intera catena alimentare alla disperata ricerca della fonte di contaminazione causata dall’e-coli, che non e propriamente una nuova piattaforma di comunicazione, ma un batterio ampiamente conosciuto che soggiorna anche nel nostro intestino, ma anche in quello delle mucche e quindi nel lettame e in quant’altro.

Siamo quindi di fronte ad una cosa molto diffusa ed usuale che però, guarda caso, sta assumendo una “mutazione” resistente agli antibiotici e quindi molto pericolosa. Solo pochi giorni fa la pubblicità “progresso” ci metteva in guardia dall’uso eccessivo di antibiotici e dal fatto che sempre di più l’uso sistematico di queste sostanze rafforzava i ceppi di batteri che divenivano via via più resistenti..

I sintomi della nuova infezione sono abbastanza “classici”… di base si tratta di diarrea…

Seguendo questa traccia noi dell’orto in cassetta abbiamo messo in campo tutte le nostre conoscenze specifiche e abbiamo attivato i nostri laboratori per individuare l’origine della contaminazione.

Il metodo da noi usato è quello già verificato dai professori Antonio Magna e Adalberto Cirasa.

L’esperimento di laboratorio consiste nel lasciare sul tavolo di soggiorno alcune verdure a rotazione secondo una procedura certificata, appunto, con il metodo Magna Cirasa.

Si parte con mettere per due ore un cesto di zucchine sul tavolo di una  stanza di passaggio di una famiglia media. Dopo due ore che le zucchine stanno là, si controlla il campione e se nessuna zucchina è stata mangiata vuol dire che probabilmente è un cibo da consumare cotto.

Sostituendo il campione con delle mele, si potrà constatare che dopo due ore, forse, alcune mele saranno sparite. A questo punto si dovrà monitorare  l’intero nucleo familiare per verificare se qualcuno ha avuto o avrà in un prossimo futuro una qualche alterazione intestinale…

Il metodo Magna-Cerasa prosegue secondo un protocollo che prevede l’alternarsi di varie verdure e diversi frutti….

Con questa metodologia noi del laboratorio dellOrto in cassetta abbiamo accertato che il veicolo della contaminazione avviene attraverso le ciliegie. Infatti abbiamo lasciato sul tavolo del soggiorno un tre chili di bellissime ciliegie…. Dopo meno di due ore non restava più nulla e in serata un membro della famiglia lamentava disturbi intestinali riconducibili alla specifica contaminazione.

Abbiamo trasmesso i dati ai tedeschi..

Su una cosa, però, siamo anche noi molto d’accordo con i nostri colleghi teutonici: è necessario lavare la frutta e la verdura molto bene per evitare ogni possibile veicolazione di e-coli da mano a bocca… Se poi la smettessero di buttare antibiotici dappertutto sarebbe anche meglio….