il cavolo Cappuccio appartiene alla famiglia delle brassicacee , Chechè se ne dica la famiglia Brassica non è poi così nobile come vorrebbe far credere. Anzi. I signori Brassica sono di poveri natali. Pare che la loro origine sia in Normandia, dove nascono spontanei: pianti fagioli ed escono cavoli….
Però la natura guarda al concetto di nobiltà in modo molto relativo, Anzi. Il cavolo ha un potere antiossidante notevole, che vuol dire che fa bene.
Già ne parlo, circa un anno fa, in questo illuminante blog, a significare che dico sempre le stesse cose. Pazienza!
http://notiziedallorto.wordpress.com/2010/03/03/mala-tempora-bollettino-del-4-marzo-2010/
Noto che il cavolo è uno dei prodotti che ha un indice di gradimento pari a12,5. Ossia non è particolarmente amato da una fascia dei nostri usuali clienti.
E’ chiaro e del tutto evidente che il cavolo merita un indice di molto superiore. Quindi questo post ha la funzione, piuttosto subdola, di indurre, anche in modo surrettizio, l’incremento di consumo di cavolo.
Uno dei limiti maggiori è che molti usano il cappuccio solo crudo. Anche sul modo di utilizzo mi permetto di suggerire alcuni piccoli accorgimenti.
Il cappuccio va tagliato molto sottilmente almeno una mezz’ora prima della consumazione… poi c’è chi suggerisce, appena tagliato di aggiungere sale fino e lasciare che questo agisca ammollando la verdura … c’è anche chi, dopo averlo salato e lasciato “riposare” almeno una mezz’ora, si prende la briga di strizzarlo tra le mani per far uscire l’acqua e in questo modo addolcirlo.
Poi, per parlare sempre del cappuccio a crudo, c’è chi lo condisce con olio e aceto e chi, invece, fa un soffritto veloce di aglio e olio extra vergine e condisce il cavolo in tal modo.
Ma, cosa del tutto stupefacente, il cappuccio si può fare anche cotto… e qua la sequela delle ricette non ha fine.
Ricordo, in primo luogo, che lo si può “stufare”. (anch’io a volte mi stufo, ma non sono buono come il cavolo). Olio, cipolla, cavolo tagliato sottile, sale, un po’ di aceto…. aggiungere acqua o brodo… cuocere per un 40 minuti.
poi ci sta tutta la variante del cavolo con la carne, specie quella di maiale…. oppure con la pancetta, lo speck, il lardo.
ma ci sono pure le minestre e le zuppe.
C’è un mondo dietro al cavolo, e, non a caso, è sotto ai cavoli che nascono i bambini..
qualcuno si offre per indicare la sua miglior ricetta di cavolo?
Io vi suggerisco questa ricetta,non è farina del mio sacco ma della mitica Izn:è na bomba!!!!!!
http://www.ilpastonudo.it/minestre-e-zuppe/zuppa-del-cavolo-cappuccio/
Dopo una giornata intera passata a salvare la vita al mio adorato Schwantz, sfinito dalle esalazioni infernali che ha emesso, davvero, il cavolo cappuccio mi sembra la cosa più elegante e profumata del mondo…
Un piattino di cappuccio tagliato fino-fino, con qualche scheggia di pecorino e mela verde, un filo di olio buono, ci ammazzi sopra un pò di
salt & pepper… ottimo, e delicato…
In verità ti dico però, che la fame regna sovrana a casa mia, eccomi dunque a consigliarti un piatto forte, al quale abbinare la leggerezza Brassicacea, e che fa della fame la sua bandiera :
LINGUA DI VITELLA AL SUGO DELLA MADRE MIA
da accompagnarsi a insalatina di cappuccio, mi sembra ovvio…
La lingua di vitella è un piatto povero, si fà con due lire, ma la sua tenera consistenza, e la morbidezza del suo sapore, fanno di questo taglio una tradizione, un culto tra le portate di carne.
Bollite la lingua cosi com’è, con una bella presa di sale e 4-5 foglie di alloro, per 3 ore e mezza, anche 4, tanto non scuoce…
Poi fatela riposare in uno scolapasta coperto da un panno per 2-3 ore.
A questo punto la lingua va spellata, togliete il ‘film’ bianco che avvolge la lingua, completamente. Pulite le parti più nervose e la zona dell’attaccatura alla gola, asportate le parti ‘brutte’, cospargete di sale fino, senza esagerare. Nel fattempo fate imbiondire una cipolla bianca tagliata a quadratini in una padella con olio, poi aggiungete 2-3 pomodori rossi freschi senza buccia finemente tritati, appena scorgete i primi segnali di amalgama, schiaffateci dentro un barattolone di polpa di pomodoro, un altro pò di sale (evvai core mio…) acqua, fondamentale perchè il sugo non si rapprenda, poco prezzemolo e un minimo di peperoncino, a seconda della vostra indole. Fate cuocere per 30-40 minuti, e il materno sugo semplice è pronto per sposare la lingua, che va tagliata a fettine spesse, partendo dalla punta, in senso verticale. Mettete la lingua (non la vostra oh ?!!) nel sugo e fate cuocere per almeno 40 minuti, aggiungendo acqua q.b., il sugo deve rimanere fluido.
Ciò che ne verrà fuori è un piatto mite, dolce, vellutato, buonissimo, e molto molto nutriente, e ne rimarrete deliziati. Il pane a lievitazione naturale e un buon Refosco sono assolutamente d’obbligo…
Auguri !
[…] Ecco che ritorna opportuno quanto, in modo profetico e ieratico, parlavo in un post di un anno e mezzo fa a cui, semplicemente rimando. […]