Sull’ ultimo numero della rivista Terra Nuova ( n. 252 – luglio agosto 2010) ci sta un articolo di Beatrice Salvemini così intitolato: “Ogm: i rischi dimostrati”.
In questo articolo si riferisce di alcune ricerche fatte da biologi russi sugli effetti degli ogm. Tanto per capire di cosa si tratta riporto alcuni brani dell’articolo:
“Surov e colleghi hanno concluso che la soia ogm della Monsanto (che negli stati uniti rappresenta il 91% dei campi di soia) provoca notevoli problemi sia nella crescita degli animali che nella loro riproduzione. Dopo aver nutrito i criceti per due anni, passando quindi tre generazioni, suddividendoli in gruppi, quello che aveva una dieta a base di soia ogm, e soprattutto il gruppo che ne riceveva la quantità massima, ha mostrato conseguenze devastanti.
A partire appunto dalla terza generazione, i criceti sono diventati sterili e hanno mostrato difficoltà nella crescita e un alta mortalità nei piccoli. E come se non bastasse, sempre a partire dalla terza generazione, i criceti presentavano anche crescita di peli all’interno della bocca, fenomeno rarissimo ma che è apparso più frequente negli animali nutriti con soia ogm.”
Se la cosa è in sè abbastanza sconvolgente, quello che mi ha colpito maggiormente è un altro fatto. Ad un certo punto si dice: “la ricerca ha incluso anche la misurazione degli organi interni e, se il team riuscirà ad avere fondi sufficenti, analizzerà anche i livelli ormonali nei campioni di sangue che sono stati prelevati”..
Cioè siamo a questo punto… un team russo di biologi fa un esperimento banalissimo…. prende alcuni criceti e li alimenta in modo diverso… un gruppo è alimentato con solo soia ogm della Monsanto… alla fine di questo esperimento, che francamente non sembra molto impegnativo, i risultati sono semplicemente sconvolgenti… E noi del moderno occidente, culla della civiltà, aspettiamo che qualcuno finanzi, e devono essere cifre veramente ridicole, ulteriormente le ricerche per vedere come si sono modificati nel campione i livelli ormonali…. Ovviamente questa ricerca non interessa particolarmente la Monsanto. Quest’ultima, ovviamente investe un mucchio di soldi nei suoi laboratori per trovare nuovi prodotti da immettere nel mercato… ma nessuno, nessuno stato, investe cinque lire nel “guardare” agli effetti di queste invenzioni della multinazionale.
Ora capisco che quando si parla di tagli alla ricerca, si sta parlando anche di questo: stiamo tagliando anche la più piccola possibilità che qualcuno valuti con obiettività le aberrazioni che qualcuno sta producendo… Poi, alla sterilità potremmo comunque porre rimedio attraverso una ricerca e la realizzazione di prodotti farmacologici che andranno a combattere gli effetti degli ogm e che, con opportune cure, una buona ricerca e ottimi prodotti farmacologici risolveranno il problema. L’uomo potrà comunque procreare, la Monsanto potrà prosperare, sul problema della sterilità potranno cimentarsi numerosi laboratori privati così anche la ricerca avrà un beneficio, sulla sterilità potranno anche lavorare medici, santoni, venditori di rimedi, alla fine l’industria farmaceutica produrrà il rimedio che annullerà gli effetti delle modificazioni genetiche e tutto continuerà più bello e più felice che pria!
Così l’ economia “gira”.
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