stagionalità

Un cambio repentino di stagione, quasi una capriola. Siamo passati dal pomodoro alla verza in un batter d’occhio.

I tubi e le lance di irrigazione sono ancora tutti in campo, ma ormai non ci resta che mettere via tutto…. Fare su centinaia e centinaia di metri di tubazioni a goccia, portare in magazzino i tubi rigidi… e passare tra i filari di cavoli per vedere a che punto stanno… è incredibile. a distanza di pochi giorni vedi spuntare l’infiorescenza di un broccolo che nel giro di un attimo è pronto per essere raccolto e se solo ti dici… -mah, lo raccolgo domani… – rischi di trovarlo già troppo grande.  Porri e radicchi e insalate e biete crescono sotto il benefico influsso di una pioggia che per fortuna ha una dimensione “potabile”… abbiamo scansato le piogge torrenziali, battenti, che spesso di trasformano di vere bombe d’acqua.

Mentre le foglie degli alberi cominciano a segnarsi di giallo, in orto è tutto un rigoglio di verdi particolari… il verde tinto di riflessi violacei delle verze, il verde argentato dei cavolfiori, il verde scuro del cavolo nero e quello grigio dei broccoli si fonde con la gamma delle porpore e dei radicchi.

In mezzo un tenero verde di insalatine.

Ebbene sì, piove, ma l’orto d’ inverno ha i suoi lati positivi.

L’unica preoccupazione è che spero che il tempo si sistemi un poco per consentire, quest’anno, un buon periodo di semina del grano…. e vediamo se quest’anno riusciamo a piantare la saragolla e il senatore cappelli..