Io, come al solito, sono in anticipo.
Lui sarà un ‘attimo in ritardo’.
Mi guardo attorno e decido di entrare dentro quell’ipermercato tanto per ingannare il tempo.
Gli vuozappo…”sono qua, appena arrivi chiamami. Io sono dentro l’ipermercato”
risponde “ah, ottimo, io sono un attimo in ritardo”…
Mi fiondo dentro questo luogo di sperdizione, nel senso che è talmente grande che dentro ci si può disperdere, quasi disgregare, un pezzo qua e uno là… Facile fare la spesa ai tuoi tempi, mi dico. Non esistevano le vagonate di cibi prefatti che solo a leggere le etichette di tutti è come passare un intero pomeriggio in biblioteca il giorno prima degli esami di maturità.
Ma io ho una meta precisa, perché la mia non è una curiosità gratuita, io VOGLIO sapere! Ed eccomi qua, davanti al reparto verdura.
Resto abbagliato dallo splendore dei peperoni: rosso, giallo, arancio, verde. Perfetti, tutti uguali che non hai nemmeno l’imbarazzo della scelta, allineati come la guardia regia, senza macchia e senza paura… Penso ai miei: uno grande, uno piccolo, uno segnato dal sole e un altro aggredito da un qualche insetto, uno rosso screziato di verde, uno mezzo verde e mezzo arancio… non c’è storia.
Poi dentro di me si scatena il dubbio, ma da dove arriva tutta ‘sta bellezza? Dall’Olanda!
Il mio sguardo corre veloce lungo la parete e resto veramente sorpreso: Polonia, Germania, Olanda, Argentina, Spagna! Da non credere. I prodotti italiani sono limitati a insalate, cipolle, zucchine, il resto è tutta verdura che ha viaggiato un sacco!
Ora io capisco che non esista più la stagionalità. Siamo in grado di fare tutto in tutte le stagioni grazie alle serre riscaldate. Ed è tutto un mondo folle che si richiama alla natura non sapendo di cosa parla. Capisco anche che in inverno non avendo un prodotto lo si va a prendere da qualche altra parte del mondo perché non è possibile rinunciare alle zucchine in inverno e capisco anche che esistano leggi di mercato che hanno al centro della loro esistenza la follia del profitto… Ma sì, insomma, capisco tutto! Mi adeguo, fate come preferite… Ma cavolo, siamo ancora in estate ( anche se oggi settembre sembra impazzito), e noi siamo niente meno che l’Italia, la patria dei prodotti sani, naturali, buoni ect… Siamo il paese che tutti ci invidiano per la sua ricchezza di sapori, la sua cucina fantasiosa e sana, siamo gli antesignani della dieta mediterranea ( che è sta roba?) siamo quelli che difendono la loro cultura culinaria e la loro ottima produzione….
Ma tutta questa leggenda cade drammaticamente sul banco di un supermercato dove nemmeno un peperone è nato sotto il nostro cielo ma sotto il telone di nylon di una serra olandese… e costasse almeno poco! E invece costa e non sa di nulla ed è sano come l’aria che respiriamo, e l’aria che respiriamo è perfidamente carica di contaminanti!
Alla Vostra!
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