Rebegolo, festival produzioni indipendenti

Saremo presenti con un piccolo banchetto al mercato di piccoli produttori sabato 16 maggio in salizada San Francesco della Vigna. I dettagli dell’evento, che dura da giovedì 14 a domenica 17 maggio:

“Rebegolo” in dialetto veneziano indica un “fanciullo che non istà mai fermo e sempre procaccia di far qualche malanno” (dal dizionario del dialetto veneziano di Giuseppe Boerio). Insomma un ragazzetto sveglio, ci verrebbe da dire, che va a curiosare là dove gli è proibito andare, fa quello che buon senso e norme civili gli direbbero di non fare; aggira e ribalta regole e convenzioni, infrange tabù, crea sovversioni.
A noi piace accostarlo, per assonanza e per significato, alla parola ribelle, affidandogli anche un altro importante compito: aprire nuove strade, altre rispetto a quelle già – e più – battute, liberare idee e piaceri, dare sfogo e incanalare curiosità e spirito critico nella costruzione di nuovi percorsi. In linea con questa ambizione è nato il “Rebegolo – festival delle produzioni indipendenti” promosso già dai primi passi dal Laboratorio Occupato Morion e da VeneziaNoGas.
Questo progetto è cresciuto negli anni ed ha ampliato i suoi orizzonti dando vita, nel dicembre 2013, al “Rebegolo Book & Wine”, una fiera dell’editoria indipendente, sana e libera, con l’intento di accompagnare il pubblico in un percorso di avvicinamento al piacere intellettuale della lettura e, al contempo, a quello sensoriale derivante dal vino e dalla conoscenza della sua filiera produttiva.

Riconosciamo e sosteniamo lo sforzo e il lavoro delle tante case editrici indipendenti che da anni si ribellano a un mercato dell’editoria “mainstream” che ha trasformato il sapere, la cultura e le intelligenze collettive in un mero serbatorio danarifero, piegato alle leggi del più sfrenato consumismo, della logica del “best seller o morte (culturale)” e che vorrebbe plasmare a in quest’ottica tutta la filiera editoriale – dalla produzione dell’oggetto in sé ai canali distributivi, di promozione e di vendita, attraverso la concentrazione dei meccanismi che ne regolano il funzionamento, provocando un inevitabile impoverimento del sapere individuale e sociale.
Gli editori indipendenti si trovano a vivere una situazione di estrema difficoltà, tra mancanza di canali di distribuzione, costi elevatissimi di smaltimento delle giacenze che si sommano ai costi stessi di produzione. Senza parlare della concorrenza feroce e che si vorrebbe deregolamentare che devono fronteggiare continuamente. Queste realtà “resistenti” hanno trovato spazio all’interno del Laboratorio Occupato Morion, in quanto i libri, così come il sapere e la cultura che essi trasmettono, sono beni comuni collettivi da tutelare e diffondere.
L’accostamento con le produzioni vinicole indipendenti del territorio è, oltre che una naturale vicinanza di piaceri, anche segnato da una comunanza di prospettive e di intenti: sono piccole realtà che, con l’amore e la cura verso il prodotto finale, rivolgono in realtà la loro attenzione a tutta la filiera produttiva, proponendo nuovi modi di lavorare la terra, coltivare le viti e dar vita a un prodotto che abbia in sé la capacità di trasmettere quanto un territorio ha da offrire, rispettando una produzione che segue i ritmi naturali, ribellandosi quindi alla mercificazione della terre e dei suoi prodotti.