Quello che oggi è l’orto che gestiamo, era in precedenza un campo di mais e di grano…. in una parte mai prima “trattata” abbiamo deciso di fare una sorta di sperimentazione: Vediamo cosa succede dopo dopo uno sfruttamento intensivo della terra e dopo che per due anni la terra ha riposato.
Unico intervento “migliorativo” è stato quello di realizzare uno strato consistente di foglie raccolte durante l’inverno. In circa 2000 metri quadri di terreno ci siamo “inventati di piantare zucchine, pomodori, peperoni, melanzane e qualche altra varietà… contestualmente abbiamo messo alcune piante della stessa “partita” nell’orto di casa mia, che è un orto che nemmeno concimo da almeno tre anni, ma che viene sistematicamente concimato con l’umido di casa.
Dopo due mesi di sperimentazione e dopo che, visto la “tristezza” delle piante, ho provveduto a cercare di dare un po’ di vita con della leonardite devo concludere che non c’è storia. Quel pezzo di terra deve essere lavorato con molta dedizione ed attenzione se vogliamo utilizzarlo…. quello che ci ha lasciato in eredità una quindicina d’anni di concimazione chimica è un pezzo di terra praticamente sterile…
Con questo la fase di sperimentazione è conclusa… ora entriamo nella fase del “recupero” del terreno…
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