il prezzo della cassetta

Sia chiaro che non intendo lamentarmi. Non fa parte del mio dna.

Il fatto è che ieri sono entrato in un supermercato, quello, tanto per intenderci, che pratica nella provincia di Venezia i prezzi più bassi, stando almeno ad alcune rilevazioni esposte nella bacheca del supermercato stesso.

Ultimamente le occasioni di frequentare i supermercati  si sono molto diradate. Frutta e verdura fanno ormai parte della mia vita quotidiana, così come le varie paste, i diversi cereali, l’olio, il vino, i formaggi… insomma al supermercato mi capita di entrare solo per pochi prodotti, il più delle volte i miei acquisti si limitano ai cibi per gatti, ai tovaglioli di carta, al filtro della caffettiera.

Fatto sta che al reparto frutta e verdura sono rimasto allibito… molti dei prodotti esposti avevano prezzi superiori a quelli che costituiscono la cassetta che noi mettiamo in vendita.  E quelli che sono esposti non sono prodotti biologici. Sono di serra, spesso sono “pompati” e protetti da antifermentativi, antimarassitari, antitutto.

Il fatto che noi continuiamo a proporre le nostre verdure ad un prezzo effettivamente concorrenziale grava, in questo momento, molto sulle nostre spalle, che “lavoriamo” praticamente gratis. Perchè questa follia?

Per un motivo semplicissimo. Siamo noi che abbiamo “sbagliato” la programmazione e di questo dobbiamo farcene carico senza necessariamente gravare sulle tasche dei nostri clienti.  Questo ci serve per imparare a “programmare” i nostri interventi per quanto possibile.

La primavera sarà un’altra prova. Vorremmo aumentare il numero dei nostri clienti per avere un rapporto ottimale e consentirci, finalmente, di mettere in piedi un sistema di distribuzione un po’ meglio organizzato. Infatti mentre in inverno abbiamo a che fare con una capacità molto maggiore delle verdure di “conservarsi” sia per la temperatura esterna che per le caratteristiche specifiche dei prodotti (cavolo, zucca, patate e via dicendo, si conservano tranquillamente per giorni), con le insalate,  le zucchine,  ed altro la freschezza incide in modo molto più consistente.

Raccogliere e consegnare il prodotto lo stesso giorno è una garanzia di freschezza che vorremmo garantire comunque. Tenete presente che di solito i prodotti che arrivano sui banchi dei mercati hanno già passato  tre giorni dal momento della raccolta. Basta andare qualche volta in un mercato all’ingrosso per rendersi conto di questo processo produttivo che fa aumentare non solo i prezzi (i passaggi dei prodotti sono sempre almeno tre anche nei casi di filiera “corta” : produttore – centro raccolta – venditore – acquirente), ma che costringe “la merce” a soste inutili e spesso a viaggi lunghissimi. Su questo dovremmo sicuramente migliorare. Infatti molti nstri prodotti oggi arrivano dal sud, ma non direttamente dai produttori, ma dai vari consorzi che raccolgo la merce e la smistano….

Il prezzo, quindi, aumenta. Noi non ci stiamo dentro.  Ma per noi il prezzo deve restare basso, deve remunerare il costi di produzione e il prodotto deve fare il minor numero di passaggi. Dal campo alla vostra tavola. Per avere un prodotto prima di tutto sano, fresco e a prezzo decente garantendo a chi produce un gusto prezzo, con la soddisfazione di aver fatto la cosa giusta e di non aver nociuto all’ambiente più di tanto… ( che, a dirla tutta, sembra che il genere umano sia quello meno rispettoso dell’ambiente di tutti gli altri animali…)