rubare le terre

L’equivalente di sette italie fatte di terreni fertili è passata di mano, negli ultimi dieci anni, diventando proprietà di stati e multinazionali. Si tratta di terreni del terzo mondo che sono stati sottratti a poco prezzo al possibile utilizzo da parte delle popolazioni locali per diventare terra di conquista di chi ha pensato bene di rendere sterili ed improduttivi i propri terreni. http://www.repubblica.it/ambiente/2011/09/22/news/land_grabbing-22008415/?ref=HREC1-4.

Oltre alla profonda ingiustizia di questa nuova forma di colonialismo quello che lascia una profonda tristezza è vedere che i soliti noti continuano a depredare indisturbati…

E non è forse il caso di difendere la nostra campagna, o quello che resta, con ostinazione e coerenza?