Mi perdo nella campagna del miranese…
“Passa dietro l’Iperlando”, mi spiega Riccardo, “poi vai avanti per 2 chilometri e giri a sinistra poi destra, destra, sinistra, avanti strada bianca, avanti ancora così, che ti sei perso.
Strade sempre più strette ed angoli sempre più acuti, un immagine di altri tempi dove la fitta ragnatela delle strade podestarili rappresentavano la realtà di una struttura agricola fatta di piccole proprietà rurali sempre più distanti da un qualsiasi centro abitato…Però, se posso divagare, quanto belle sono queste stradine bianche che si inoltrano nel cuore della campagna e grazie al cielo che non ci stanno i soldi per asfaltarle!
Bene, alla fine mi salva il telefono. Riccardo viene a prendermi.
Sono finalmente nell’orto di Francesca e Riccardo.
Ci sediamo di fronte Francesca, Ricardo, io. Dopo i convenevoli di rito, chiedo: Francesca, raccontami la vostra storia.
Lei: – io sono di poche parole, sono di origini carniche, lavoro tanto e parlo poco.